In una lettera recentemente inviata al presidente dell’Organizzazione mondiale della Sanità, Trump ha espresso tutto il suo dissenso verso l’operato.
Coronavirus: il presidente degli Usa, Donald Trump, ha recentemente inviato una lettera al presidente dell’Organizzazione mondiale della Sanità, Tedros Adhenom, all’interno della quale ha espresso tutto il suo dissenso per l’operato fin qui messo in atto contro la pandemia.
Come riporta l’agenzia di informazione Agi.it, all’interno della stessa lettera, pubblicata anche sul suo profilo Twitter, il presidente Trump ha minacciato di sospendere, in via definitiva, i finanziamenti americani all’Oms. Quali sono le motivazioni che hanno spinto Trump a inviare questa lettera?
Il presidente americano, come riporta Agi.it, ha espressamente dichiarato che, se entro 30 giorni l’Oms non si impegnerà a sviluppare “miglioramenti significativi”, la sospensione temporale del finanziamento diverrà pressoché “permanente”. Al tempo stesso, il presidente ha anche dichiarato di voler riconsiderare la partecipazione americana all’Organizzazione.
Secondo il presidente americano, che ha inviato una lettera di quattro pagine a Tedros Adhenom, l’Oms ha “ripetutamente” sbagliato, difendendo, per altro, Pechino dalle varie accuse di scarsa trasparenza, all’inizio della Pandemia. Donald Trump, come leggiamo dalla fonte, ha poi riecheggiato il vecchio presidente Oms, Harlem Brundtland, riportandolo come esempio positivo: “nel 2003 riuscì a bloccare la diffusione della Sars”.
Il presidente statunitense ha voluto mettere in guardia l’Oms facendo notare che, allo stato attuale dei fatti, l’Organizzazione non tutela gli interessi dei cittadini americani. Di conseguenza, Trump ha sostenuto di non potersi permettere che i contribuenti americani continuino a finanziare l’Organizzazione.
Come riporta Agi.it, la Cina, dal canto suo, ha risposto all’attacco del presidente americano, sostenendo che questo modo di agire corrisponde a un gesto di “scarico di responsabilità”. Attraverso le parole del portavoce del Ministero degli Esteri, la Cina ha dichiarato che gli Usa hanno fatto un “errore di valutazione”, ovvero, cercare in qualche modo di utilizzare la Cina, come scarico delle proprie responsabilità.
Fabio Amicosante
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