Coronavirus: “riformulata” anche la Pentecoste di Gangi

Nella città siciliana di Gangi (Palermo) si celebra una Pentecoste particolarissima, quest’anno rimandata, a causa della pademia da Coronavirus.

Pentecoste - Gangi

photo web sourceDon Giuseppe Vacca, parroco della Chiesa Madre -da noi contattato telefonicamente- ci ha informato che, nel rispetto delle norme di sicurezza e di distanziamento sociale, Gangi -quest’anno- rinuncerà alla sua spettacolare devozione.

La Santa Messa di Pentecoste, la domenca, sarà presieduta dal Vescovo, ma, in collaborazione con la Protezione Civile, si stanno studiando i modi più opportuni per evitare ogni assembramento, com’è giusto che sia. La festa di Gangi, infatti, avrebbe previsto la presenza di una moltitudine di fedeli, che si sarebbe riversata per le vie della cittadina. Noi, nonostante il Coronavirus, vorremmo ricordare a tutti ciò che sarebbe accaduto a Gangi, in un anno senza pandemia, per onorare il giorno in cui lo Spirito Santo fa visita agli Apostoli.

La Pentecoste di Gangi, solo un anno fa

Ecco cosa raccontavamo lo scorso anno. A Gangi, tutto ha inizio alle 16:00 del lunedì dopo la Pentecoste. Annunciato da qualche colpo di cannone, dalla Chiesa Madre parte un suggestivo e animato corteo di fedeli, che percorrerà le vie della cittadina, per raggiungere il Santuario dello Spirito Santo.

La particolarità dell’evento è che, nel tragitto, accompagnata da canti e musica, preghiere, Rosari e invocazioni allo Spirito Santo e alla Misericordia di Dio (anche urlati), la processione si fermerà alle principali Chiese, per “raccogliere” le statue di tutte le Confraternite, fino ad arrivare ad un numero di 40.

Tutti insieme, devoti e Santi (statue), renderanno, così, omaggio allo Spirito Santo, per la sua forza rinnovata il giorno di Pentecoste e il suo contributo alle vite e al lavoro di ognuno.

Pentecoste di Gangi: il lungo corteo

Apre il corteo la Confraternita di San Giuseppe con la statua di San Giovanni Bosco e Santa Maria Ausiliatrice. Seguono, la Confraternita del Divin Parto con San Francesco Saverio e la Madonna del Divin Parto;  la Confraternita del Carmelo con Sant’Alberto Magno e Santa Teresa del Bambin Gesù;

la Confraternita delle Anime Sante del Purgatorio con Santa Venera, Santa Veronica, Santa Lucia, la Madonna delle Grazie; la Confraternita della SS. Trinità con San Sebastiano e San Luigi; la Confraternita del SS. Sacramento con Sant’Antonio e San Francesco d’Assisi; la Confraternita della Madonna del Rosario con Santa Rita da Cascia, San Vincenzo Ferreri, San Domenico, Sant’Eligio, San Nicola di Bari, Maria SS. del Rosario;  la Confraternita di Maria SS. Annunziata con San Leonardo, Sant’Espedito, San Rocco, San Vito, Santa Maria di Gesù, Maria SS. Annunziata;

le Confraternite della Madonna della Catena e della Sacra Famiglia, sempre unificate, con San Michele Arcangelo, San Biagio, Gesù Bambino, San Pio, San Pasquale Baylon, Sant’Anna, San Paolo, San Giuseppe e la Madonna della Catena (questi ultimi procedono sempre uno di fianco all’altro); la Confraternita di San Cataldo, Patrono di Gangi, che porta, appunto, la statua del Santo; la Confraternita del SS. Salvatore con l’Angelo Custode o San Filippo Apostolo (che si alternato, di anno in anno), San Francesco di Paola, la statua della Trasfigurazione.

Gangi: la reliquia della Santa Croce

La reliquia della Santa Croce chiude il corteo e con essa si benediranno, poi, gli intervenuti. Sono le 18:30, quando si giunge al piazzale del Santuario dello Spirito Santo, per eseguire “a cursa e i miracula di Santi” con cui ogni Santo, correndo, percorre per tre volte la piazza, come a rispondere prontamente al richiamo dello Spirito divino, accompagnato dal suono delle campane e dall’esultanza dei presenti. Dopo di che, le statue entreranno nel Santuario per salutare e ringraziare l’immagine dello Spirito Santo.

Pentecoste
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Al termine delle celebrazioni, i Santi verranno riportati nelle chiese di appartenenza, tutte con dei camion, tranne San Cataldo, che per la via del ritorno, sempre portato a spalla, farà visita a molte Chiese, in segno di ringraziamento per la sentita partecipazione.

Antonella Sanicanti

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