Bebè rubati: ritrova la figlia dopo 45 anni, la credeva morta alla nascita!

bebè rubatiNon è la prima volta che si parla di “bebè rubati”, in Spagna, ossia di neonati sottratti all’affetto dei genitori naturali -a loro insaputa, ovviamente- e dati in adozione.
Sembra essere un vero e proprio -quanto macabro e preoccupante- commercio di bambini, che frutta tanti soldi a persone senza scrupolo.
Così, alla signora Pilar, ben 45 anni fa, avevano raccontato che la sua bambina era nata morta, costringendola a rassegnarsi a quella perdita.

Bebè rubati, un’orrenda bugia: sua figlia è morta!

La sua bambina, Ana Belen -intanto divenuta adulta- ha scoperto, solo pochissimo tempo fa, di essere stata adottata ed ha voluto vederci chiaro.
Una telefonata anonima, probabilmente di qualcuno con la coscienza sporca, le svelava quell’inaspettato segreto e le diceva che la sua vera mamma si chiamava Pilar ed era residente a Madrid.

Immaginiamo lo stato d’animo di Ana Belen, in quel momento, completamente allo scuro dei fatti.
La notizia, poi diffusa dai mass media, ha suscitato molto interesse, come ci si poteva aspettare, ed ha permesso ad Ana Belen, all’età di 45 anni, di riabbracciare la sua mamma.
“La prima volta che ho telefonato a mia madre, lei è rimasta confusa e sconvolta, aveva parlato poco e addirittura mi aveva riattaccato”. “Poco dopo, però, mi ha richiamato e mi ha fornito tutti i dati relativi alla sua gravidanza e alla mia nascita: tutto coincideva alla perfezione”.

Il dialogo tra Pilar e la sua bambina ha fugato così le incertezze e le paure di entrambe ed ha anche spiegato perché Ana Belen non era mai stata cercata.
Pilar ha raccontato: “Mi avevano detto che era morta lo stesso giorno del parto in clinica. Quando mia figlia nacque, me la misero per un po’ tra le braccia, poi la portarono via e mi intubarono, sedandomi. Una volta risvegliatami, mi dissero che la bimba era morta”.
Dopo tutto questo tempo, le autorità riusciranno a risalire ai colpevoli di questo orrendo reato?

Antonella Sanicanti

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