Battesimo di Gesù: significato, tradizione e differenze nei 4 Vangeli

La Solennità del Battesimo di Gesù fa parte di un “trittico liturgico” che richiama l’Epifania, intesa come manifestazione di Gesù al mondo.

Battesimo di Gesù
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Si esprime in tre eventi: la manifestazione di Gesù ai Magi, in cui il Redentore va incontro al mondo, che lo riconosce come Salvatore immortale e Re delle genti. Il Battesimo al Giordano, per mano di Giovanni Battista, episodio in cui Dio lo presenta come suo Figlio. Le nozze di Cana, quando Gesù, davanti alla Madre e agli Apostoli ammiranti (appena scelti), compie il suo primo miracolo, mostrando la sua potenza.

Il Battesimo di Gesù nel significato della tradizione liturgica

A dimostrazione di come le 3 manifestazioni su citate di Gesù siano collegate, c’è traccia dell’antica tradizione liturgica nell’antifona al Benedictus, delle lodi mattutine del giorno della Solennità dell’Epifania, che dice: “Oggi la Chiesa, lavata dalla colpa del fiume Giordano, si unisce a Cristo, suo Sposo, accorrono i Magi con doni alle nozze regali e l’acqua cambiata in vino rallegra la mensa, alleluia”.

E’ da notare anche che la domenica della Solennità del Battesimo di Gesù fa da cerniera, tra la fine del Tempo di Natale e l’inizio del Tempo ordinario.
La prima domenica del Tempo ordinario non esiste (se non identificata con l’ultima del Tempo di Natale). Il Tempo ordinario comincia dal lunedì, arrivando alla successiva domenica, che è indicata già come seconda.

Com’é descritto nei Vangeli il Battesimo di Gesù?

Stiamo parlando del momento in cui Giovanni Battista, figlio di Elisabetta e Zaccaria, parente prossimo di Gesù, è presso il fiume Giordano a battezzare con acqua e ad annunciare che verrà qualcuno che, invece, battezzerà in Spirito Santo.
Questo qualcuno è Gesù stesso, che lo raggiunge per chiedere, a sua volta, il Battesimo.

Battesimo di Gesu'
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Secondo il Vangelo di Marco (1,9-11): “In quei giorni Gesù venne da Nazaret di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni. E, uscendo dall’acqua, vide aprirsi i cieli e lo Spirito discendere su di lui come una colomba. E si sentì una voce dal cielo: “Tu sei il Figlio mio prediletto, in te mi sono compiaciuto”.”.

Secondo il Vangelo di Matteo (3,11-17): “Io vi battezzo nell’acqua per la conversione; ma colui che viene dopo di me è più forte di me e io non sono degno di portargli i sandali; egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. (…) Allora Gesù dalla Galilea venne al Giordano da Giovanni, per farsi battezzare da lui. Giovanni però voleva impedirglielo, dicendo: “Sono io che ho bisogno di essere battezzato da te, e tu vieni da me?”. Ma Gesù gli rispose: “Lascia fare per ora, perché conviene che adempiamo ogni giustizia”. Allora egli lo lasciò fare. Appena battezzato, Gesù uscì dall’acqua: ed ecco, si aprirono per lui i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio discendere come una colomba e venire sopra di lui. Ed ecco una voce dal cielo che diceva: “Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento”.”.

Secondo il Vangelo di Luca (3,21-22): “Quando tutto il popolo fu battezzato e mentre Gesù, ricevuto anche lui il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì e scese su di lui lo Spirito Santo in apparenza corporea, come di colomba, e vi fu una voce dal cielo: “Tu sei il mio figlio prediletto, in te mi sono compiaciuto”.”.
I tre Vangeli sinottici, dunque, esprimono l’evento in maniera molto simile.

Il Vangelo di Giovanni, invece, comincia con il Prologo, che esprime l’essenza del Verbo che si fa carne, della Parola di Dio che si rende presente in Gesù, suo figlio prediletto. Giovanni Battista ne da testimonianza, annunciando, in qualche modo, l’inizio della missione del Messia.
Gesù si fa battezzare, nonostante non debba essere ripulito da nessun peccato, per dare al mondo la testimonianza della discesa dello Spirito Santo che è tocco di Dio Padre.

La Solennità del Battesimo di Gesù è celebrata sia dalla Chiesa cattolica e da quella anglicana, nella domenica tra il 7 al il 13 Gennaio. Nei Paesi in cui l’Epifania non è festa di precetto, si celebra la domenica tra il 2 e l’8 gennaio e se cade il 6, il 7 o l’8, si celebra il lunedì seguente.
La Chiesa ortodossa, che segue il calendario giuliano e non gregoriano, la celebra nella notte tra il 18 e il 19 Gennaio.

Antonella Sanicanti

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