Vestita di sole e tra le braccia il Gesù Bambino, la Madonna appare affidando alla fanciulla un compito.
La Vergine appare a una ragazzina su di una quercia, vicino a Bettola, nel Piacentino.
“Una giovane pastorella” riporta una fonte dell’epoca “se ne stava pascolando il gregge su di un’altura poco lontana dall’abitato e vicino al torrente; mentre le pecorelle se ne stavano brucando fra i cespugli, essa si stava riposando sotto una quercia, quando tutto ad un tratto, fra i rami dell’albero si partiva uno splendore di luce intensa. La giovane alzava lo sguardo e vedeva, in celeste visione, una maestosa Donna, vestita di sole e con in braccio un bambino”.
Alla giovane, incredula ed estasiata, Maria dice: “Sono la Madonna, dì ai maggiorenti del paese che io voglio sia eretta qui una chiesa sotto il titolo di Maria della Quercia ad onore e gloria del mio Gesù“. Gli abitanti della zona subito adempiono alla richiesta di Maria, costruendo in un primo momento la chiesa, e in seguito un convento francescano.
“Dopo la ‘Comparsa’ venne edificata una chiesa grande, fornita di più altari con organo e campanile; vi fu annessa una Congregazione di Cordiglieri e una nicchia con l’immagine della Beata Vergine e, immurata, una “quercia” nascosta nel muro dell’altar maggiore”, scrivono i racconti dell’epoca.
In epoca napoleonica, tuttavia, l’istituzione religiosa fu combattuta e soppressa, e di conseguenza anche il santuario andò in rovina, assieme al convento dei frati.
Tuttavia, la venerata statua mariana e la quercia su cui avvenne l’apparizione restarono intatte e ancora oggi sono conservate all’interno del Santuario della Madonna della Quercia. E’ infine Giovanni XXIII a dichiarare la Beata Vergine della quercia Patrona della Val Nure nel 1962, firmando il il Breve Pontificio “amicum sidus” (stella amica). La festa patronale si celebra il primo settembre di ogni anno.
O Vergine santissima, Voi, che fin dal giorno che sceglieste di abitare sul sacro colle di Bettola, manifestandoVi alla buona pastorella e comandandole di far erigere un sacro Tempio sul luogo dell’Apparizione, foste sempre la speranza dei padri nostri nelle pubbliche e private calamità, e non cessaste mai di versare , a larga mano, i tesori delle vostre grazie sopra i figli devoti che a Voi ricorsero.
Deh! oggi, dal vostro sublime seggio di gloria, dove regnate, madre di Misericordia, rivolgete anche sopra di noi il vostro benigno sguardo, abbiate pietà di noi che a Voi ricorriamo ed otteneteci dal Vostro Divin Figlio Gesù, quelle grazie e quei favori celesti, che per mezzo del Vostro potente patrocinio imploriamo dalla Divina Clemenza.
Amen.
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