La Madonna del Quinche è la Patrona dell’Ecuador. Tutto nasce dal salvataggio miracoloso dell’artista che realizzò la statua della Vergine tanto venerata nel Paese latinoamericano.

Nella parrocchia di El Quinche (distretto metropolitano di Quito) in Ecuador si venera l’immagine di «Nuestra Señora de la Presentación de El Quinche» (Nostra Signora della Presentazione del Quinche). I suoi devoti si contano a migliaia nel Paese latinoamericano e nel mondo. Anche all’estero i migranti ecuadoriani ne celebrano la festa.
Tutto risale al 1586, al desiderio da parte degli indios di Lumbisí, piccolo borgo appartenente alla città di Cumbayá, di avere una copia esatta della Vergine di Guápulo. Fu uno scultore spagnolo di nome Diego de Robles a realizzare un’immagine in legno di cedro. I Lumbisí però non furono in grado di pagargli il prezzo concordato. Lui allora la portò agli Oyacachi, anch’essi interessati alla scultura.
Lo scultore accetto il pagamento in assi di cedro pregiato di cui aveva grande bisogno per il suo lavoro. La scultura fu collocata in una fenditura nella roccia delle Ande. La nicchia diventò così il primo santuario dedicato alla Vergine del Quinche. Si narra che non appena la statua fu sistemata, stormi di uccelli canterini abbiano cominciato a svolazzare costantemente intorno, rallegrando tutto il luogo con i loro trilli.
Nostra Signora del Quinche, due misteriosi viandanti salvano l’artista
Quando con il calar della notte gli uccelli si ritiravano, l’immagine della Vergine si circondava di un meraviglioso bagliore. Un giorno Diego de Robles tornò a Oyacachi, dove si vide chiedere di rimanere per qualche giorno e costruire un altare di legno in onore della Madonna. Lui però si rifiutò e se ne tornò verso Quito.
A un certo punto, mentre stava attraversando il ponte sopra un fiume impetuoso, il suo cavallo si imbizzarrì e disarcionò lo scultore. Robles stava per cadere nel fiume. Il suo piede rimase però incastrato nel legno del ponte. Vistosi in punto di morte, l’artista invocò la Vergine di Oyacachi. In quel momento due viandanti, mossi da pietà e compassione, gli si avvicinarono salvandolo dal pericolo.

Quando l’artista volle ringraziarli, i due misteriosi soccorritori erano già spariti nel nulla. Lo scultore si rese conto che l’intervento salvifico era un dono celeste. Così ritorno ad Oyacachi per costruirvi l’altare dedicato alla Vergine. Presto la Vergine di Oyacachi divenne famosa in tutta la regione e cominciarono i pellegrinaggi. Di lì a poco sorse una cappella per ospitare l’immagine mariana.
La nascita del Santuario della Madonna del Quinche
Successivamente cominciarono a verificarsi altri miracoli, prova del desiderio della Madonna di avere un santuario. Successivamente le credenze popolari arricchirono gli eventi con una leggenda secondo la quale la Madonna sarebbe apparsa in precedenza agli indios decimati dagli attacchi degli orsi e costretti a rifugiarsi in una grotta.
Qui sarebbe apparsa una bellissima dama meticcia con un bambino in braccio per invitarli a recarsi alla missione di El Quinche per farsi battezzare e essere liberati così dalle belve. A Oyachi si venerava come Virgen de la Peña («Vergine della Roccia»). Comunque sia, nel 1630 l’immagine trovò collocazione in un nuovo santuario, dove rimase per 200 anni.
Un terremoto nel 869 ridusse il santuario in pessime condizioni, ma l’immagine della Vergine del Quinche rimase intatta. Il santuario fu ricostruito nel 1905 e consacrato nel 1928. Nel 1943 ebbe luogo l’incoronazione solenne dell’immagine e la Vergine del Quinche fu proclamata Patrona principale dell’Ecuador. La sua festa si celebra il 21 novembre. Nel 1985, la Santa Sede dichiarò quello di El Quinche come il Santuario Nazionale dell’Ecuador. Il 2 maggio 1959, infine, papa Giovanni XXIII elevò la chiesa di El Quinche al rango di Basilica Minore.
Preghiera alla Vergine del Quinche
Madre e Avvocata dolcissima, Nostra Signora del Quinche! Ferma custode degli indifesi e della speranza dei tuoi poveri figli. Per mezzo del prezioso Bambino Gesù che porti tra le braccia, accogli il messaggio del nostro amore. Concedici la grazia di non dimenticarti mai nelle diverse circostanze della nostra vita. Soprattutto, donaci la gioia dell’amore nel pronunciare il tuo Santo Nome sotto il tuo sguardo materno.
Vergine Maria, Madre del Quinche, scelta da Dio per donarmi suo Figlio e mostrarmi la vera via, ascolta la mia umile preghiera. Insegnami ad amare, come hai fatto tu, a vivere in pace e serenità. Insegnami a impegnarmi, come tua Madre, per raggiungere gli obiettivi stabiliti da Dio; Insegnami a donarmi e ad essere, per gli altri, le mani di Dio.
Insegnami a vivere nel rispetto dei miei fratelli e sorelle, poiché la persona di Gesù è in loro. Insegnami a pregare, affinché io possa mantenere il contatto con il tuo Divin Figlio. Insegnami a scoprire e compiere la volontà di Dio, a essere felice e a raggiungere la mia realizzazione.
Infine, insegnami a essere una brava persona affinché io possa essere con te, Maria, con Gesù, con lo Spirito Santo e con mio Padre Dio nell’eternità. Nei secoli dei secoli. Amen.







