Il ragazzo di 13 anni che, nel napoletano, era finito in coma etilico, si è risvegliato, quando ormai tutti lo davano per spacciato.
Ecco perché la speranza non deve mai venir meno e nessuno dovrebbe mai pensare di terminare la vita, prima che Dio abbia deciso di toglierla.
Non parliamo di un evento miracoloso accaduto decenni fa, per cui è difficile anche trovare la documentazione che ne attesti la veridicità.
Gli esami clinici e le sue stesse parole hanno confermato che aveva preso dei cannabinoidi, cosa di cui i genitori -come ci si può aspettare- sono rimasti sorpresi.
Il 13 enne era stato, poi, ritrovato senza sensi a terra, per strada, e, grazie alla generosità di alcuni passanti, che hanno fatto in modo che arrivasse all’ospedale, chiamando i soccorsi, ha potuto avere una chance per salvarsi.
Anche il sindaco di San Sebastiano al Vesuvio, Salvatore Sannino, ha voluto parlare con i genitori del 13 enne spiegando che l’indagine cercherà di capire come un minorenne abbia potuto rischiare la vita in una maniera assurda, anche perché, in zona, la Polizia Municipale svolge costanti controlli, proprio contro la vendita di alcool ai minori.
La madre, nello sconforto più totale, ha detto di sentirsi la prima responsabile di quanto è accaduto, per non aver compreso quello che il figlio stava per fare e per aver rischiato di perderlo in quel modo.
Antonella Sanicanti
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