Si è svegliato il 13 enne che, nel napoletano, era finito in coma etilico

Si è svegliato il 13 enne che, nel napoletano, era finito in coma etilico
Alcool e droga

Il ragazzo di 13 anni che, nel napoletano, era finito in coma etilico, si è risvegliato, quando ormai tutti lo davano per spacciato.
Ecco perché la speranza non deve mai venir meno e nessuno dovrebbe mai pensare di terminare la vita, prima che Dio abbia deciso di toglierla.

Non parliamo di un evento miracoloso accaduto decenni fa, per cui è difficile anche trovare la documentazione che ne attesti la veridicità.
E’, infatti, accaduto oggi, 28 Maggio, a San Sebastiano al Vesuvio, in provincia di Napoli.
Il ragazzo era stato ricoverato solo ieri, all’ospedale Santobono di Napoli. Si trovava li per un cocktail micidiale di alcool e droghe, che aveva assunto nella notte tra sabato e domenica.

Gli esami clinici e le sue stesse parole hanno confermato che aveva preso dei cannabinoidi, cosa di cui i genitori -come ci si può aspettare- sono rimasti sorpresi.
Il 13 enne era stato, poi, ritrovato senza sensi a terra, per strada, e, grazie alla generosità di alcuni passanti, che hanno fatto in modo che arrivasse all’ospedale, chiamando i soccorsi, ha potuto avere una chance per salvarsi.
Ora, è stata aperta un’inchiesta, per ciò che è accaduto, mentre i genitori non hanno saputo spiegare come il loro figlio abbia fatto a trovare quelle droghe e tanto alcol.
Si cercano i ragazzi, i compari, con cui il 13 enne era uscito, nella speranza di venire a capo della faccenda.

Anche il sindaco di San Sebastiano al Vesuvio, Salvatore Sannino, ha voluto parlare con i genitori del 13 enne spiegando che l’indagine cercherà di capire come un minorenne abbia potuto rischiare la vita in una maniera assurda, anche perché, in zona, la Polizia Municipale svolge costanti controlli, proprio contro la vendita di alcool ai minori.
La madre, nello sconforto più totale, ha detto di sentirsi la prima responsabile di quanto è accaduto, per non aver compreso quello che il figlio stava per fare e per aver rischiato di perderlo in quel modo.

Antonella Sanicanti

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