Zack muore per 20 minuti: “Gesù mi ha detto di non preoccuparmi”

La storia di Zack Clemens, diciassettenne nativo di Brownwood (piccola cittadina del Texas), ha dell’incredibile. Il 25 maggio del 2015 questo giovane si stava allenando con la squadra di football della sua high school quando, all’improvviso, accusa un malore e si accascia sul prato. Il ragazzo, che ha subito un arresto cardiaco, viene immediatamente assistito dall’allenatore e dai compagni di squadra quindi dai paramedici che per venti, interminabili, minuti effettuano un massaggio cardiaco senza alcun risultato.

La vita di Zack sembra essersi conclusa sul suo amato campo da football, tutti cominciano a disperare, ma proprio nel momento in cui la speranza stava svanendo ecco che il cuore del ragazzo riprende a battere. Il giovane viene trasportato d’urgenza in ospedale dove viene ricoverato in terapia intensiva. I medici analizzano la situazione e spiegano ai genitori che il figlio è morto per 20 minuti, quindi che con ogni probabilità, anche si dovesse riprendere dal coma, non tornerà mai quello di prima poiché il suo cervello è stato senza ossigeno troppo a lungo.

Tre giorni dopo Zack si sveglia e sorprende nuovamente tutti: il suo cervello non ha subito alcun danno. Mentre i dottori cercano di dare un senso a quello che è sicuramente un miracolo in campo medico, il giovane spiega la sua versione alla madre che lo stava filmando per mostrare ad amici e parenti che il suo piccolo era di nuovo in vita: “Ho visto un uomo con degli intensi occhi azzurri, la barba ed i capelli lunghi. Tutto intorno risplendeva una luce abbagliante e c’erano degli angeli che cantavano in coro. Dopo un’istante in cui mi sono sentito spaesato ho compreso: quello era Gesù. Ha messo la la mano sulla mia spalla e mi ha detto che tutto sarebbe andato bene. Mi ha fatto sentire come se qualcuno stesse vegliando su di me”.

Che si creda o no alla versione fornita da Zack, ciò che è sicuro è che il ragazzo è morto per 20 minuti, un tempo che solitamente è sufficiente a causare dei danni cerebrali. Il fatto che si sia ripreso senza danni è quindi un fenomeno razionalmente e scientificamente difficile da spiegare ed al momento quanto raccontato dal ragazzo è l’unica spiegazione fornita (i medici si sono limitati a constatare che è un avvenimento insolito). Intervistato dai media sulla vicenda il padre, Billy Clemens ha dichiarato: “La gente può discutere di scienza e di logica, ma nessuno può sostenere se l’esperienza personale di qualcuno sia vera o no”, come a dire solo Zack sa la verità su quanto gli è accaduto e, probabilmente, nessun altro la saprà mai.

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