Tra l’assunzione di una pillola ed un altra, in determinati casi possono passare diversi giorni, periodo durante il quale la donna che ha deciso di sottoporsi al trattamento può anche avere dei ripensamenti. In questo periodo subentra proprio l’APR, l’assunzione di questa pillola, infatti, vanifica l’effetto del Mifepristone permettendo (nel caso in cui non sia troppo tardi) la sopravvivenza del feto.
In questi giorni la piattaforma di condivisione video Youtube ha deciso di bloccare i contenuti riguardanti la promozione di questa pillola. Si trattava di 4 video, uno divulgativo in cui dei medici ne spiegavano il funzionamento e 3 riguardanti testimonianze di donne che si erano sottoposte con successo al trattamento. Il motivo indicato dal canale per il blocco dei video è il seguente: “Youtube non permette la condivisione di video contenenti immagini violente e che promuovono contenuti dannosi o pericolosi”.
Alla decisione si è opposto il presidente dell’associazione Heartbreaking, Jor El-Godsey, il quale ha anche aggiunto: “È difficile capire perché YouTube considererebbe il salvataggio dei bambini da una pillola abortiva allo stesso modo dei video sul terrorismo. […] In base a indagini più approfondite, riteniamo che YouTube scoprirà che questi video non assomigliano in alcun modo a contenuti pericolosi o dannosi”.
Luca Scapatello
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