Ondata incontrollabile di oltraggi alle chiese | Cosa c’è dietro tanta violenza?

Chiese e parrocchie prese d’assalto e brutalmente vandalizzate, statue della Madonna oltraggiate. Cosa c’è alla base di simili fatti?  

Non si ferma l’ondata di violenze e atti vandalici contro le chiese. In questa particolare fase il movente è fondamentalmente uno.

 

Madonnina oltraggiata, la condanna del vescovo

Dal Kansas alla Virginia, nel mirino, stavolta, è finita una parrocchia del Mid-West. A Overland Park, in Kansas, l’ingresso della chiesa dell’Ascensione e un’adiacente statua della Vergine Maria sono stati deturpati con della vernice spray rossa. Sul portale spiccava l’enorme scritta: My body, my choice” (il mio corpo, la mia scelta), di chiara matrice filo-abortista.

Questa e altre aggressioni che prendono di mira le chiese cattoliche in Kansas e in tutto il Paese non solo sono volgari ma non sono americane”, ha dichiarato monsignor Joseph F. Naumann, arcivescovo di Kansas City, commentando l’accaduto.

Si tratta di un “evidente atto d’odio e di inciviltà”, ha aggiunto il presule., che ha individuato l’intento di “intimidire e minacciare le convinzioni pro-life della Chiesa e la posizione di sostegno all’emendamento Value Them Both”, ha aggiunto il presule.

Cittadini chiamati a decidere sulla Vita

L’emendamento in questione sarà votato in un referendum dai cittadini del Kansas: se approvato, il Congresso dello Stato americano sarà autorizzato a regolamentare l’aborto. In questo modo, si metterebbe fine alla sentenza della Corte Suprema del Kansas, che, nel 2019, aveva stabilito che la Costituzione statale proteggeva l’aborto, vietando l’imposizione di limiti.

Monsignor Naumann ha denunciato i crescenti atti di “vandalismo” e di “intimidazione” nei confronti di cattolici e attivisti pro-life dello Stato. Chi si oppone all’emendamento, ha aggiunto l’arcivescovo, permetterebbe così di “tormentare ulteriormente le donne che devono affrontare gravidanze non pianificate o difficili”.

La Chiesa Cattolica rimane ferma nel suo sostegno alle madri e ai bambini non ancora nati e i nostri membri sono più che mai fortemente dediti alla nostra missione”, conclude il presule.

Tre settimane di tensioni

L’episodio capitato in Kansas nei giorni scorsi è solo l’ultimo di una lunga serie negli Stati Uniti. La furia è esplosa nei giorni immediatamente successivi alla storica sentenza anti-abortista della Corte Suprema (24 giugno 2022).

 

Prima della fine di giugno, almeno sei chiese cattoliche erano state danneggiate o incendiate. A New Orleans, una scultura dedicata ai bambini mai nati è stata imbrattata di rosso, in West Virginia una parrocchia è stata data alle fiamme e completamente distrutta, mentre, in Virginia, le pareti di un’altra chiesa sono state deturpate con graffiti osceni.

Un destino simile è toccato a numerosi centri di aiuto alla vita e sedi di movimenti e organizzazioni pro-life. La tensione è distribuita in maniera eterogenea: la maggior parte dei tumulti si registrano in Stati ad amministrazione Repubblicana dove, in ragione della sentenza della Corte Suprema, le restrizioni all’aborto sono diventate operative o sono nell’agenda dei governatori o dei congressi.

Il precedente in Polonia

Un clima pesantissimo da guerra civile, che ricorda, per molti versi, quello che accadde in Polonia nell’autunno 2020, dopo un provvedimento molto simile: la Corte Costituzionale polacca decretò l’illiceità dell’aborto anche in caso di malformazioni del feto, permettendolo soltanto in caso di stupro, incesto o pericolo per la salute della madre. Anche in quell’occasione, vi furono tumulti e atti vandalici contro le chiese.

In tutto il mondo, i temi etici – aborto in primis – suscitano animosità sempre maggiore. È una tendenza di questi tempi così tumultuosi e concitati, in cui il bene e il male si stanno svelando il loro vero volto e un compromesso tra visioni del mondo diverse è sempre meno plausibile.

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