Vino per la messa: caratteristiche e requisiti per l’uso liturgico

Tra gli elementi più semplici e al tempo stesso più profondi della celebrazione eucaristica c’è il vino. Non un vino qualunque, ma un vino scelto con cura, che accompagna uno dei momenti più solenni della Messa: la consacrazione. Chiunque abbia partecipato anche solo una volta a una liturgia lo ha visto sull’altare, spesso in piccole ampolle, insieme al pane. Ma che tipo di vino è? Cosa lo rende adatto a un uso così speciale?

Cosa rende “liturgico” un vino?

Per essere usato durante la Messa, il vino deve rispettare alcune condizioni ben precise. Non si tratta solo di una questione formale, ma di un’attenzione al senso profondo del gesto liturgico. Il vino deve essere naturale, fermentato, ottenuto solo da uve e senza aggiunte di aromi, zuccheri o altri additivi. In pratica, dev’essere vino puro, genuino.
Dal punto di vista tecnico, il vino liturgico deve essere prodotto in conformità al Codice di Diritto Canonico (can. 924 §3), che stabilisce che esso debba essere “naturale, del frutto della vite, genuino, non corrotto”. Questo significa che non può contenere additivi o aromi artificiali, né essere diluito o alterato nel processo di fermentazione.

In Italia, per garantire l’autenticità e la conformità di questi vini all’uso liturgico, alcuni prodotti vengono sottoposti all’approvazione di autorità ecclesiastiche. La Diocesi di Mazara del Vallo, ad esempio, è una delle poche in Italia ad aver istituito una propria commissione per la certificazione dei vini destinati alla celebrazione eucaristica. Questo tipo di approvazione garantisce che il vino soddisfi i criteri stabiliti dalla normativa ecclesiale e possa essere utilizzato in modo valido durante la Santa Messa.

Non sono ammesse scorciatoie: se il vino è andato a male o è stato alterato, la Messa stessa rischia di non essere valida. Ecco perché nelle sacrestie si presta particolare attenzione a dove acquistare il vino e a come conservarlo. Anche l’ampolla che lo contiene viene trattata con rispetto, spesso accompagnata da un piccolo tovagliolo liturgico, come a sottolineare l’importanza del gesto che ne seguirà.

Su Holyart è possibile trovare una selezione di vino per la messa conforme ai requisiti liturgici, ideale per garantire la massima qualità durante le celebrazioni.

Non un vino qualsiasi: le tipologie più usate

Sebbene non esista un solo tipo di vino per la Messa, ci sono alcune preferenze consolidate. In genere si usano vini bianchi o rossi, purché siano leggeri e privi di componenti artificiali. Alcuni sacerdoti, ad esempio, prediligono il vino rosso per la sua somiglianza al colore del sangue, mentre altri optano per quello bianco per motivi pratici, come evitare macchie sui lini sacri.

A fare la differenza è la destinazione d’uso: questi vini vengono prodotti proprio pensando alla liturgia. In Italia, non è raro che siano monasteri o piccoli produttori legati a realtà religiose a occuparsene, secondo una tradizione antica che ancora oggi resiste. Rispetto a un normale vino da tavola, quello liturgico si distingue per l’attenzione a ogni dettaglio del processo produttivo, dalla raccolta all’imbottigliamento.

Molti di questi vini hanno etichette semplici, eleganti, spesso accompagnate da un certificato che ne attesta l’idoneità liturgica. È un mondo poco conosciuto, ma affascinante, fatto di silenzio, di pazienza, di gesti tramandati.

Il valore simbolico nella liturgia

Durante la Messa, il vino diventa qualcosa di molto più grande: è segno e presenza. Attraverso le parole della consacrazione, quel vino si trasforma nel sangue di Cristo. Non è un’aggiunta decorativa, ma il cuore stesso della celebrazione eucaristica.

Il suo uso richiama l’Ultima Cena e tutta la tradizione biblica del vino come dono e alleanza. Versarlo nel calice, offrirlo sull’altare, condividerlo – quando previsto – con l’assemblea: sono gesti che parlano di comunione, di offerta e di speranza.

Nelle celebrazioni più solenni, l’incensazione del calice e del vino ne sottolinea la sacralità. Ogni piccolo rito che accompagna l’uso del vino a Messa è frutto di secoli di preghiera e riflessione, ed è bello pensare che anche la scelta del vino si inserisca in questo orizzonte.

Quale vino scegliere e come conservarlo

Chi ha il compito di scegliere il vino per la Messa lo sa bene: serve qualità, ma anche affidabilità. Il vino deve conservarsi bene, non alterarsi facilmente e mantenere le sue caratteristiche nel tempo.  Molti sacerdoti scelgono con cura il vino che utilizzeranno, anche in base al gusto e alla solennità della celebrazione.

E anche se il vino per la Messa non è un prodotto di largo consumo, merita attenzione. Dopotutto, è parte di un mistero grande, che ogni giorno si rinnova sull’altare. È bello pensare che un piccolo frutto della terra, lavorato con cura, possa diventare segno di qualcosa di eterno.

Gestione cookie