L’ansia spesso attanaglia i cuori, ma c’è un modo efficace per superarla: con il metodo di Santa Teresa d’Avila in tre mosse la si combatte al meglio.

Molte volte è una tentazione che ci prova, l’ansia arriva e toglie la pace dal nostro animo. Il cuore perde la serenità ed è attanagliato da pensieri che creano confusione e smarrimento. Si finisce con il perdere piena lucidità e la realtà appare a tratti distorta, ammantata dalla paura che prende il sopravvento.
Dal momento che siamo fatto di corpo, psiche e anima, l’ansia al di là di mere motivazioni di carattere psicologico, che certamente contribuiscono ad individuarla e darle una spiegazione tecnica, ha a che fare con il piano spirituale. Con i consigli di Santa Teresa d’Avila è possibile elaborare una sorta di metodo che può essere di grande sostegno per affrontare l’ansia e superarla.
I tre steps per superare l’ansia con il metodo di Santa Teresa d’Avila
È un dato di fatto che l’ansia ci allontana da Dio. Per combatterla e superarla occorre certamente l’aiuto del Signore, per essere liberati da un malessere che offusca l’anima e la appesantisce facendo da terreno su cui è anche più facile cadere nel peccato.

L’ansia mette in crisi il rapporto con Dio, concentra pensieri e sentimenti su noi stessi e sui problemi, quasi sempre ingigantendoli e facendoli sembrare insormontabili. Di certo l’ansia si contrappone in modo forte alla speranza, tende ad oscurarla fino ad annullarla.
Anche quando l’ansia interviene come tentazione, lieve o forte che possa essere, nella relazione stretta e viva con Gesù, alla base di una vita cristiana, può essere affrontata e contrastata, fino a venirne liberati, sempre per grazia del Signore.
Traendo spunto dagli insegnamenti della grande Santa Teresa d’Avila si possono elaborare 3 passi da compiere e metterli in pratica uno dopo l’altro fornisce un aiuto concreto e fattivo che dona i suoi frutti. Si tratta di porre tre azioni o abitudini: l’orazione mentale quotidiana, l’autoesame serale e l’abbandono a Dio.
Preghiera mentale, autoesame e abbandono a Dio
Sono questi gli steps fondamentali e ci sono delle indicazioni dettagliate a riguardo che ci aiutano a sperimentare questo metodo e a trarne grandi benefici. La preghiera mentale quotidiana consiste nel trascorrere un tempo in una conversazione con Gesù, a cui esternare i propri pensieri e sentimenti. Il consiglio è di passare almeno 15 – 20 minuti in questa preghiera cuore a cuore con il Signore.
Santa Teresa d’Avila definiva la preghiera lo “stare da solo a solo, con Colui che sappiamo che ci ama“. In quuesta intimità si orienta il cuore sull’amore di Cristo e si lascia che la propria realtà sia compresa da questo amore.
Il secondo passo utile da compiere è riflettere ogni sera su quanto accaduto durante la giornata facendo un auto esame di coscienza. L’attenzione non deve essere posta solo sul nostro comportamento, ma aperta a considerare tutti i momenti in cui Dio ha operato in quella giornata, tenendo conto di quanto abbiamo posto resistenza alla sua grazia.
Questa riflessione serve a pensare più lucidamente e a far crescere la fiducia, offuscata dall’ansia. Ringraziare, anche senza una piena comprensione, e senza un sentimento di piacere di ringraziare, ma solo come atto della volontà favorisce l’umiltà che consente di non guardare le cose con uno sguardo eccessivamente concentrato si di sé.
L’obiettivo è arrivare ad abbandonarsi completamente a Dio. A questo punto l’ansia scompare, il cuore si apre alla speranza nella certezza dell’amore di Dio in ogni circostanza, capace anche di accettare e affrontare le avversità, i dolori.
“Nulla ti turbi, nulla ti spaventi, solo Dio basta“: queste celebri parole della grande santa carmelitana aiutano a condidare nella Provvidenza divina, e quindi ad abbandonarsi, sempre di più, chiedendo al tempo stesso proprio questa grazia dell’abbandono. Più cresce la fiducia e l’abbandono e più l’ansia è sconfitta.