Sin dalle prime ore dellâindagine sulla morte di Soumayla Sacko, la Procura di Vibo Valentia ha messo sul registro degli indagati il 40enne calabrese. A fare sospettare di lui câera la descrizione fatta ai Carabinieri dai due maliani scampati ai colpi di fucile a cui si aggiungeva la descrizione dellâauto dellâuomo che li aveva aggrediti (i ragazzi avevano visto alcuni numeri della targa ed il modello). Gli investigatori avevano dunque un quadro chiaro della situazione e non ritenevano necessaria nemmeno la prova dello stub (tecnica utilizzata per verificare che sulle mani dellâaccusato ci siano tracce di piombo e polvere da sparo che confermino lâutilizzo di unâarma da fuoco).
Nel corso dellâinterrogatorio ai due maliani rimasti feriti, infatti, i Carabinieri hanno mostrato una foto dei Pontoriero che è stato immediatamente riconosciuto. I risultati della prova dello stub, effettuata sulle mani e sugli indumenti dellâindagato, serviranno quindi solo per confermare le accuse ai suoi danni. Ancora da capire il movente dellâomicidio, secondo gli investigatori il semplice furto delle lamiere non è sufficiente a indurre lâuomo ad una reazione simile.
Luca Scapatello
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