“La Chiesa non è il luogo dei contagi”: più volte ha tenuto a precisare questo concetto il Vescovo Giovanni d’Ercole, durante il suo commento alle recenti scelte di governo.
Sua Eminenza, il Vescovo Giovanni d’Ercole, è intervenuto sulle recentissime scelte di governo, ribadendo più volte il concetto, forse poco chiaro a molti, che “La Chiesa non è il luogo dei contagi”. Se qualcuno pensa che la comunità cristiana possa prendere la situazione in maniera superficiale, sbaglia, perché, come ribadisce il Vescovo, “è sbagliato pensare che la Chiesa sia il luogo di contagio, i Sacerdoti sono persone responsabili e non agiscono in modo sconsiderato”.
Il commento di Sua Eminenza Giovanni d’Ercole alle scelte di governo
L’indignazione nei confronti delle recentissime scelte di governo non può non essere espressa, perché la celebrazione del culto è un diritto per tutti e non può essere negato. Il Vescovo di Ascoli Piceno, Giovanni d’Ercole, ha voluto lanciare un appello registrando un breve video, dove ha paragonato l’ascolto della conferenza del premier a una “doccia fredda”. Le Messe ancora non possono essere celebrate e “quell’intesa cordiale di cui aveva parlato Conte, forse, proprio cordiale non è”.
Per le persone è un diritto andare in Chiesa
Se qualcuno vuol far passare un messaggio diverso, che sia ben chiaro, ribadisce il Vescovo: “I Sacerdoti sono responsabili e non agiscono in maniera sconsiderata”, per cui è impensabile far passare la Chiesa come luogo di untori. Praticare il culto è uno dei diritti fondamentali e non può essere impedito. Un passaggio fondamentale è anche quello che riguarda i funerali fin ora celebrati.
L’esperienza dei funerali
La “tristezza” con cui sono stati celebrati i funerali nelle ultime settimane è un grande macigno. “Abbiamo visto andare le persone al cimitero, nemmeno come un cane, senza nemmeno l’abbraccio di qualcuno” Ciò che il Vescovo si chiede dunque è, “Perché? Perché solo quindici persone” per l’ultimo saluto ai propri cari? L’appello è quello di “lasciarci operare”, perché i Sacerdoti (e la comunità tutta) hanno a cuore la salute e il bene delle persone e non agiscono in modo sconsiderato. Il culto, “è una libertà che non può essere bloccata in nessun modo. Il diritto alla libertà religiosa e al culto è fondamentale” e non può essere fermata.
E gli altri luoghi?
Perché la Chiesa è considerata il luogo del contagio ed altri luoghi no? Il Vescovo d’Ercole lo ribadisce: “Smettetela di pensare che la Chiesa sia luogo di contagio. Non lo è, non più del supermercato o del tabaccaio”. Anzi, ribadisce il Vescovo, “la Chiesa lo è anche meno, perché la Chiesa ha a cuore la cura delle persone”, a differenza di qualcun altro. La Chiesa è lo “spazio di libertà” e, soprattutto della “speranza”, dove tutti, credenti e non, troveranno sempre qualcuno pronto ad aiutarlo. In chiusura, il Vescovo d’Ercole ha mandato un messaggio importante: nella Chiesa tutti possono trovare una strada, contando sull’aiuto di Dio, colui che veramente ci sta aiutando in questa difficile situazione e che “chiede con insistenza anche a noi di alzare la voce, perché le Chiese possano tornare ad essere il luogo d’incontro per i cristiani”.
Il video dal post dei mons. D’Ercole
https://www.facebook.com/dongiovanni.dercole/videos/2642263219390525/?eid=ARB1VcTyeYcCkebT-V9-kgvHpc7HGaBR_ISeAq_cxmN6hBxY4ljOdp7nfYE71iabYuYXuKtF33e3SfVt
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Fabio Amicosante
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