Il miracolo operato dalla Vergine di Oropa ci fa comprendere come la presenza di fede nei nostri cuori è un vincolo fondamentale quando chiediamo le suppliche.
Non c’è bisogno di tante parole, ma di tanta fede. Questo è un preziosissimo insegnamento che il miracolo operato dalla Vergine di Oropa ci insegna. L’uomo che ricevette il miracolo è Giovanni Sà, a cui la malavita tolse, per lungo tempo, la parola. Derubato da un gruppo di criminali, Giovanni subì anche un’atroce condanna: gli fu tagliata la lingua. L’uomo non perse mai la fede e, silenziosamente, gridò le suppliche alla Vergine di Oropa.
Il vincolo più importante nel rapporto con i Santi è la presenza di fede, quella che non è mai mancata a Giovanni Sà, nonostante la vita gli avesse offerto grandi sofferenze. Giovanni visse, come riporta il blog “Regina del Rosario”, muto per ben undici anni, privato della parola dal folle gesto dei criminali. Grande devoto della Vergine Maria, Giovanni si recò ad Oropa, per supplicare la Madonna. Seppur silenziosa, quella supplica gridava, dal profondo del cuore, un aiuto. La Vergine ascoltò quelle grida silenziose e il miracolo avvenne: la lingua di Giovanni crebbe e l’uomo tornò a parlare.
Conosciuto il miracoloso fatto, il Vescovo intervenne immediatamente. Il processo canonico, infatti, fu messo in piedi dallo stesso Vescovo di Vercelli. In quell’occasione furono interrogate molte persone, tra cui il miracolato, che ebbe di nuovo la possibilità di parlare. Dopo aver ascoltato anche il podestà, il medico e il Parroco, la sentenza fu positiva: “Diciamo, pronunciamo e dichiariamo che a Giovanni Sà fu restituita miracolosamente parola e lingua, che gli era stata amputata e che questo fatto accadde in modo soprannaturale e attraverso un miracolo incredibile”.
Seppur privato della parola, Giovanni implorò con gran fede l’aiuto della Vergine Maria. Lo fece con grande devozione, pregando con tutto il cuore. La Vergine ascoltò il suo grido disperato, lo ascoltò perché fu un grido pieno di fede: privo di voce, ma ricco di devozione. Ed è questo il vincolo fondamentale nel rapporto con Dio e con i Santi: il messaggio non è fatto di sole parole, ma di intenzioni e di spiritualità. La fede riesce a gridare più forte della voce.
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Fabio Amicosante
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