Il Vangelo di oggi ci dice: “Ma voi, chi credete che io sia?”

“Ma voi, chi credete che io sia?”. Nel passo odierno del Vangelo Marco ci racconta il momento in cui Gesù rivela ai suoi discepoli il destino a cui dovrà andare incontro.

Il Vangelo di oggi ci dice

Il rifiuto degli anziani, lo scandalo, la condanna e la passione. Tutto questo dovrà essere vissuto sino alla morte in Croce. Pietro non se ne spiega il motivo, ma Gesù lo zittisce dicendogli che è la volontà di Dio.

Dopo un periodo di peregrinazione, Gesù si ferma e chiede ai suoi discepoli cosa pensa la gente di lui. Egli infatti andava proclamando l’arrivo imminente del Regno dei Cieli ma non rivelava a nessuno la sua identità. Quando gli rispondono che per la gente era “Il Battista, Elia o uno dei profeti”, questo chiede chi pensassero loro che lui fosse. A rispondere è Pietro che gli dice: “Tu sei il Cristo”. A quel punto Gesù rivela loro quale destino lo attende. La passione e la crocefissione spaventano Pietro che lo rimprovera, ma Gesù gli spiega che quella è la volontà di Dio.

Dal Vangelo secondo Marco (8,27-33): “In quel tempo, Gesù partì con i suoi discepoli verso i villaggi intorno a Cesarèa di Filippo, e per la strada interrogava i suoi discepoli dicendo: «La gente, chi dice che io sia?». Ed essi gli risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elìa e altri uno dei profeti».Ed egli domandava loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro gli rispose: «Tu sei il Cristo». E ordinò loro severamente di non parlare di lui ad alcuno.

E cominciò a insegnare loro che il Figlio dell’uomo doveva soffrire molto ed essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e, dopo tre giorni, risorgere.
Faceva questo discorso apertamente. Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo. Ma egli, voltatosi e guardando i suoi discepoli, rimproverò Pietro e disse: «Va’ dietro a me, Satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini».

Cosa ci insegna il Vangelo di oggi?

Pietro è stato il primo a comprendere la natura divina di Gesù e quando il maestro glielo chiede risponde senza remore “Tu sei il Cristo”. La fede di Simone detto “Pietro” è il motivo per cui lo ha scelto come padre fondatore della sua Chiesa. Ma vediamo anche che lo stesso apostolo è il primo che si arrabbia con il Maestro quando questo rivela che il suo destino è quello di morire in croce e risorgere. Questo episodio ci dimostra come anche l’uomo con la fede più spiccata, sebbene trovi semplice manifestarla non riesce ad accettare la croce senza avere dubbi, paura e perplessità.

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Luca Scapatello

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