Il Vangelo di oggi, 2 settembre 2024, pone l’accento su un importante realtà:«In verità io vi dico: nessun profeta è bene accetto nella sua patria».
Il Vangelo di oggi, 2 settembre 2024, inizia con Gesù che legge un rotolo del profeta Isaia in sinagoga e poi annuncia che la scrittura che ha letto, si è compiuta. Tutti restano attoniti e mormorano tra loro: «Non è questi il figlio di Giuseppe?». E Lui replica con una grande verità:«Nessun profeta è bene accetto nella sua patria».
Lunedì della 22.ma settimana del tempo ordinario
In quel tempo, Gesù venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaìa; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto: «Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l’unzione e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio,a proclamare ai prigionieri la liberazione
Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all’inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato».
Tutti gli davano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca e dicevano: «Non è costui il figlio di Giuseppe?». Ma egli rispose loro: «Certamente voi mi citerete questo proverbio: “Medico, cura te stesso.
Quanto abbiamo udito che accadde a Cafàrnao, fallo anche qui, nella tua patria!”». Poi aggiunse: «In verità io vi dico: nessun profeta è bene accetto nella sua patria. Anzi, in verità io vi dico: c’erano molte vedove in Israele al tempo di Elìa, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese; ma a nessuna di esse fu mandato Elìa, se non a una vedova a Sarèpta di Sidòne. C’erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Elisèo; ma nessuno di loro fu purificato, se non Naamàn, il Siro».
Parola del Signore.
Lode a Te o Cristo.
«Gesù esordisce dicendo: «Oggi si è compiuta questa Scrittura». Soffermiamoci su questo oggi […] La Parola di Dio sempre è “oggi”. […] La profezia di Isaia risaliva a secoli prima, ma Gesù, «con la potenza dello Spirito», la rende attuale e, soprattutto, la porta a compimento e indica il modo di ricevere la Parola di Dio: oggi. […] Oggi parla al tuo cuore. I compaesani di Gesù sono colpiti dalla sua parola. Anche se, annebbiati dai pregiudizi, non gli credono, si accorgono che il suo insegnamento è diverso da quello degli altri maestri: intuiscono che in Gesù c’è di più. Che cosa? C’è l’unzione dello Spirito Santo. A volte, capita che le nostre prediche e i nostri insegnamenti rimangono generici, astratti, non toccano l’anima e la vita della gente. E perché? Perché mancano della forza di questo oggi, quello che Gesù “riempie di senso” con la potenza dello Spirito è l’oggi. Oggi ti sta parlando». (Angelus, 23 gennaio 2022)
fonte:vaticannews.va.it
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