Vaccini, nel 2014 tre morti in 48 ore. Siamo sicuri che ci si può fidare?

Nell’ambito dell’inseguimento della cura contro il Coronavirus, molte persone sono spaventate dai possibili effetti collaterali dei vaccini.

Coronavirus vaccino
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Nel 2014 è infatti già avvenuto un caso inquietante, che spesso lo si ricorda nonostante l’Aifa tenda a definirlo come “allarmistico”. I fatti però parlano chiaro, e secondo alcuni mettono in guardia dai rischi che potrebbero verificarsi ancora oggi, specialmente di una fronte a una situazione di pandemia in cui il vaccino giocherà un ruolo importante, dal punto di vista della salute ma anche e soprattutto economico e geopolitico.

L’inquietante caso del 2014: tre morti in 48 ore in seguito al vaccino

Sappiamo infatti che le principali potenze internazionali stanno facendo “carte false” per riuscire a produrre in tempi più ristretti possibili una cura che verrebbe somministrata praticamente all’intera popolazione mondiale, con guadagni che però, come ordinariamente succede, finirebbero soltanto a singoli individui e privati, che insieme alle autorità statuali stanno facendo di tutto per raggiungere quanto prima il loro obiettivo.

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Nel 2014, infatti, si sono verificate tre morti in 48 ore a seguito della somministrazione del vaccino, che hanno portato l’Aifa a bloccare l’antinfluenzale. Due casi mortali verificati in Sicilia e uno in Molise, con effetti collaterali verificati entro le 48 ore dalla somministrazione.  Tuttavia, in seguito a questa terribile vicenda, l’Agenzia italiana del farmaco ha messo in guardia da possibili allarmi su questo tema parlando di “nessun decesso legato alle vaccinazioni”.

La smentita continua dell’Agenzia italiana del farmaco

Nel comunicato diffuso dall’ente governativo a seguito degli eventi del 2014, si spiegava che “l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha disposto, a titolo esclusivamente cautelativo, il divieto di utilizzo di tali lotti”. Questo, “a seguito delle segnalazioni di quattro eventi avversi gravi o fatali, verificatisi in concomitanza temporale con la somministrazione di dosi provenienti dai due lotti 142701 e 143301 del vaccino antinfluenzale Fluad della Novartis Vaccines and Diagnostics Srl”.

Nell’attesa “di disporre degli elementi necessari, tra i quali l’esito degli accertamenti sui campioni già prelevati, per valutare un eventuale nesso di causalità con la somministrazione delle dosi dei due lotti del vaccino”, l’agenzia invitava i pazienti alla cautela. “L’Aifa invita i pazienti che abbiano in casa confezioni del vaccino Fluad a verificare sulla confezione il numero di lotto e, se corrispondente a uno di quelli per i quali è stato disposto il divieto di utilizzo, a contattare il proprio medico per la valutazione di un’alternativa vaccinale“, si affermava.

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Vaccini, interessi economici e geopolitici. Servono occhi ben aperti

Anni dopo, nel commentare questa macabra vicenda, l’Agenzia italiana del farmaco ha affermato in un comunicato che la notizia avrebbe “un chiaro intento allarmistico”, e che i decessi “in nessun caso sono stati correlati alla somministrazione dei vaccini”. E che per questo la notizia sarebbe “fuorviante“, rischiando “di arrecare danno alla campagna di vaccinazione antinfluenzale” che in quel momento era in corso.

Ci si chiede, quindi, dove stia la verità. Siamo sicuri di poterci fidare di quanto sta accadendo? Oppure di fatto ci sono interessi economici e politici troppo grandi per pensare che tutto avvenga alla luce del sole? E soprattutto, negli interessi della popolazione? I dubbi insomma restano, e bisognerà osservare l’andamento dei fatti per capire dove sia la ragione.

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Nel Vangelo di Matteo (10,16-18) vi è infatti scritto: “Ecco: io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe. Guardatevi dagli uomini, perché vi consegneranno ai loro tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe; e sarete condotti davanti ai governatori e ai re per causa mia, per dare testimonianza a loro e ai pagani“.

Giovanni Bernardi

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