In seguito al blocco dei tribunali federali ed alle polemiche generate dalla proposta di legge, l’amministrazione Trump ha modificato due volte il Muslim ban affinché non risultasse lesivo dei diritti delle minoranze presenti sul suolo americano. Nel corso dei mesi scorsi, infatti, le comunità minoritarie avevano protestato duramente contro la proposta di legge e a loro si era unita l’opinione pubblica che aveva definito il divieto imposto da Trump come “Discriminatorio e lesivo del diritto d’asilo”. Polemiche che si sono associate a quelle già ferventi per la dura politica contro il flusso d’immigrazione clandestina proveniente dal Messico e dal centro America.
Nonostante l’opposizione dell’opinione pubblica e quella dei tribunali federali, 5 giudici su 9 della Corte Suprema hanno ritenuta legittima la misura poiché effettuata allo scopo di difendere la sicurezza nazionale e determinarne la linea, prerogativa che spetta al Presidente degli Stati Uniti in carica. Trump ha salutato con gioia la decisione della Corte Suprema, definendola “Una vittoria per il popolo americano e la Costituzione” ed aggiungendo che in questo modo è stata confermata l’autorità suprema del presidente degli Stati Uniti nel difendere i confini nazionali. In conclusione il leader della Casa Bianca ha aggiunto: “In questa era di terrorismo globale e di movimenti terroristici decisi a colpire civili innocenti, dobbiamo controllare in modo adeguato coloro che entrano nel nostro paese”.
Luca Scapatello
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