USA: la Corte Suprema approva il Muslim ban

USA: la Corte Suprema approva il "Muslim ban"Dopo aver incontrato diverse opposizioni il “Muslim Ban” voluto fortemente dall’amministrazione Trump è stato approvato in via definitiva dalla Corte Suprema USA. Il divieto impone una limitazione all’ingresso in territorio americano di persone provenienti dai paesi a forte maggioranza islamica Iran, Libia, Somalia, Siria e Yemen e, nell’ultima versione, limitazioni parziali a chi è originario della Corea del Nord e del Venezuela. Una vittoria non pronosticata da molti visto che nel corso degli scorsi mesi il provvedimento che vieta l’ingresso negli USA delle persone con origini islamiche era stato bloccato da molti tribunali federali poiché conteneva norme ritenute incostituzionali.

La corte suprema approva il “Muslim Ban”: l’esultanza di Trump

In seguito al blocco dei tribunali federali ed alle polemiche generate dalla proposta di legge, l’amministrazione Trump ha modificato due volte il Muslim ban affinché non risultasse lesivo dei diritti delle minoranze presenti sul suolo americano. Nel corso dei mesi scorsi, infatti, le comunità minoritarie avevano protestato duramente contro la proposta di legge e a loro si era unita l’opinione pubblica che aveva definito il divieto imposto da Trump come “Discriminatorio e lesivo del diritto d’asilo”. Polemiche che si sono associate a quelle già ferventi per la dura politica contro il flusso d’immigrazione clandestina proveniente dal Messico e dal centro America.

Nonostante l’opposizione dell’opinione pubblica e quella dei tribunali federali, 5 giudici su 9 della Corte Suprema hanno ritenuta legittima la misura poiché effettuata allo scopo di difendere la sicurezza nazionale e determinarne la linea, prerogativa che spetta al Presidente degli Stati Uniti in carica. Trump ha salutato con gioia la decisione della Corte Suprema, definendola “Una vittoria per il popolo americano e la Costituzione” ed aggiungendo che in questo modo è stata confermata l’autorità suprema del presidente degli Stati Uniti nel difendere i confini nazionali. In conclusione il leader della Casa Bianca ha aggiunto: “In questa era di terrorismo globale e di movimenti terroristici decisi a colpire civili innocenti, dobbiamo controllare in modo adeguato coloro che entrano nel nostro paese”.

Luca Scapatello

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