Ultimo messaggio da Medjugorje: Don Renzo Lavatori spiega quello del 25 Dicembre

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Don Renzo Lavatori commenta, per La Luce di Maria, l’ultimo messaggio del 25 dicembre 2018 da Medjugorje.

Chi è Don Renzo Lavatori

Don Renzo Lavatori, nasce a Monte Roberto (AN) è laureato in Teologia dogmatica, nonché membro della Pontificia Accademia Teologica. Sono molte le cariche da lui ricoperte tra cui quelle di docente di Teologia dogmatica, alla Pontificia Università Urbaniana di Roma, docente presso l’ISSR dell’Apollinare dell’Università della Santa Croce, docente presso l’Ecclesia Mater del Laterano per la teologia ai laici del vicariato di Roma. Autore di molti testi e conduttore di insegnamento teologico a Radio Maria, ci aiuta a comprendere l’ultimo messaggio della Regina della Pace da Medjugorje.

Medjugorje: Messaggio del 25 dicembre 2018

Cari figli! Vi porto mio Figlio Gesù che è il Re della pace. Lui vi dona la pace, che questa pace non sia solo per voi, figlioli, ma portatela agli altri nella gioia e nell’umiltà. Io sono con voi e prego per voi in questo tempo di grazia che Dio desidera darvi. La mia presenza è il segno dell’amore, mentre sono qui con voi per proteggervi e guidarvi verso l’eternità. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Marija commenta l'ultimo messaggio
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Don Renzo Lavatori commenta per la Luce di Maria l’ultimo messaggio da Medjugorje del 25 dicembre 2018

L.d.M. -Caro don Renzo, per prima cosa la ringraziamo per la sua consueta disponibilità, anche in questi giorni di festa, nel mettersi a disposizione con le sue riflessioni per aiutare i lettori della Luce di Maria ad entrare meglio nel significato più profondo del messaggio che la Regina della Pace ci ha voluto donare nel giorno di Natale.

D.R.L. – Grazie a voi che con dedizione offrite quotidianamente questo servizio. L’opera di evangelizzazione ha sempre più bisogno di laici che si prestano a questo. Siamo tutti servi di Dio.

L.d.M. – Don Renzo il messaggio del 25 del mese della Gospa a Marija questa volta cade in un giorno particolare. Natale.

Gesù il Re della pace

D.R.L. – Assolutamente. Nel giorno del Natale di Gesù, il Re della Pace. Ed è proprio di questo che la Madonna parla nella prima parte del messaggio. La Vergine Madre dichiara che la sua missione è quella di portare a noi suo Figlio. Ella cioè costituisce lo strumento attraverso il quale il Verbo eterno di Dio si è fatto carne ed è venuto ad abitare in mezzo a noi: “Cari figli! Vi porto mio Figlio Gesù che è il Re della pace. Lui vi dona la pace”. Senza la sua disponibilità e sottomissione al volere di Dio Padre, il Figlio eterno non poteva nascere come uomo tra gli uomini. Questo ci fa capire quale grande ruolo Ella ha svolto in nostro favore.

Veramente dovremmo avere una profonda gratitudine a Lei che, nel suo grembo verginale, è stato concepito il divino Bambino per opera dello Spirito Santo ed è stato partorito a Betlemme. E così noi abbiamo potuto accogliere sulla terra la venuta del Figlio di Dio. In tal modo Ella si fa mediatrice di salvezza per l’umanità. Grazie, Madre santa, che ci hai donato un così eccelso salvatore e redentore, Gesù Cristo, vero Dio e vero uomo. Che meraviglia!

Maria dichiara che Cristo è il Re glorioso della pace. Di quale pace si tratta? Non tanto la pace quale privazione di guerre militari e mortali, ma piuttosto la pace che si trova nel nostro animo e ci rende sereni e fiduciosi. Essa consiste nella nostra unione con Dio, con la sua Parola e la sua grazia. Soprattutto la pace comporta l’amore che dal Padre celeste, attraverso il Figlio incarnato, arriva a noi e dimora dentro di noi. La pace perciò discende dal cielo e si immerge sulla terra, affinché si diffonda piano piano come un secchio di olio che si spande su ogni angolo della casa. Dalla pace del nostro cuore segue la pace nelle nostre famiglie, la pace nelle comunità e associazioni, la pace sociale e civile. Essa è come una fonte zampillante di acqua salutare e rigenerante: “Questa pace non sia solo per voi, figlioli, ma portatela agli altri nella gioia e nella umiltà”.

messaggio medjugorje

La presenza di Maria quale segno di amore

L.d.M. – Maria ci ha dunque ricordato che è venuta a portarci Cristo esortandoci a non tenere solo per noi la Sua pace, ma a portarla agli altri nella gioia e nell’umiltà. Ma questo ci ha fatto comprendere che è solo la prima parte di questo messaggio, giusto?

D.R.L. – Giustissimo. Ella ribadisce che si intrattiene con noi e prega per noi con lo scopo preciso di ottenere la grazia divina e gli aiuti celesti di cui abbiamo estremo bisogno: “Io sono con voi e prego per voi in questo tempo di grazia che Dio desidera darvi”. In effetti Dio ci offre un tempo di grazia, nel senso di un tempo portatore sulla terra, con il Figlio suo incarnato, di un soffio potente di rinascita e di vita nuova e fruttuosa.

Ulteriormente Ella afferma che se la pace è l’effetto benefico dell’amore, ne consegue che senza la pace interiore l’amore non può sussistere e viene emarginato dalla terra, trasformando la vita in odio e violenza: “La mia presenza è il segno dell’amore, mentre sono qui con voi per proteggervi e guidarvi verso l’eternità”.

Spetta a noi non solo accogliere l’amore di Dio e farlo nostro, ma perseverare e crescere in un amore sempre più ricco e fecondo, per poterlo trasmettere al nostro prossimo e a tutte quelle creature umane che incontriamo sul nostro cammino e che hanno bisogno dei essere incoraggiate, illuminate, sorrette dall’amore divino. E ciò vale non solo per la vita terrena, ma soprattutto per raggiungere l’eternità felice. In fondo le parole di Maria non fanno altro che farci capire come il vero amore, la comunione fraterna e la pace siano i frutti del nostro essere e vivere in Cristo, con Cristo e per Cristo.

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