Udienza Generale, Papa Leone XIV: la ferma condanna all’antisemitismo e l’appello all’unità

Papa Leone XIV all’Udienza Generale di oggi ha riflettuto sull’importanza di un autentico dialogo intereligioso ribadendo la ferma condanna dell’antisemitismo e la necessità di una collaborazione tra le religioni.

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Papa Leone XIV all’Udienza Generale – lalucedimaria.it

Papa Leone XIV all’Udienza Generale di oggi, 28 ottobre, si è rivolto ai fedeli pellegrini e ai rappresentanti delle diverse tradizioni religiose. Ha dedicato la riflessione odierna interamente al dialogo intereligioso, riprendendo le parole del Vangelo scelto per questa Udienza, che ci ricorda di adorare Dio in spirito e verità. 

Individua nell’autentico dialogo intereligioso uno scambio che si instaura quando una parte si rivolge all’altra con sincerità in un dialogo nato dalla sete umana di Dio. Oggi ricorre anche l’anniversario della dichiarazione Nostra Aetate, che 60 anni fa, il 28 ottobre 1965 il Concilio Vaticano II ha promulgato aprendo un “nuovo orizzonte di incontro e ospitalità spirituale“.

Ferma condanna dell’antisemitismo di Papa Leone XIV all’Udienza Generale di oggi

Incontrare i seguaci di altre religioni non come estranei, ma come compagni di viaggio sulla via della verità, “al di là delle differenze, affermando la nostra comune umanità” ha detto il papa. Questo perché in ogni ricerca religiosa sincera si trova un “riflesso dell’unico mistero divino che abbraccia tutta la creazione“, ha sottolineato.

Udienza Generale papa Leone
L’Udienza Generale di papa Leone XIV in piazza San Pietro – lalucedimaria.it

Nostra Aetate ha rifondato il rapporto originario con il mondo ebraico esaltando le radici ebraiche del cristianesimo perchè “il popolo del Nuovo Testamento è spiritualmente legato con la stirpe di Abramo“. Papa Leone ha perciò ribadito con fermezza la condanna verso ogni forma di antisemitismo, così come hanno fatto tutti i suoi predecessori.

La Chiesa non tollera l’antisemitismo e lo combatte, a motivo del Vangelo stesso“, ha affermato il pontefice dicendo anche che non bisogna permettere che le circostanze politiche e le ingiustizie di alcuni distolgano dall’amicizia e non perdere ciò che finora è stato realizzato.

Tutte le religioni possono riflettere un raggio di quella verità che illumina tutti gli uomini” ha ricordato il Santo Padre. Il dialogo non deve perciò essere eslcusivamente intellettuale, ma anche spirituale e per questo il papa esorta tutti a coinvolgersi in questo dialogo affinchè sia proficuo. Questo è più che mai necessario oggi dove per la mobilità umana in ogni città c’è la necessità di incontrarsi e vivere fraternamente tra appartenenti a diverse religioni.

L’impegno a 60 anni dalla dichiarazione Nostra Aetate

Cosa fare insieme a 60 anni dalla Nostra Aetate? Questa è la domanda del papa che pone come risposta quella di agire insieme perché il mondo ha bisogno di unità, di amicizia e di collaborazione. “Ciascuna delle nostre religioni può collaborare ad alleviare le sofferenze umane e a prendersi cura della nostra Casa comune e del nostro pianeta Terra“, ha ribadito il pontefice.

Dobbiamo riaffermare il servizio all’umanità in ogni momento“, ha detto. E non solo: “Dobbiamo essere vigilanti contro l’abuso del nome di Dio, della religione e dello stesso dialogo, nonché contro i pericoli rappresentati dal fondamentalismo religioso e dall’estremismo“.

Collaborazione delle religioni per un uso etico dell’Intelligenza Artificiale

Ha trattato poi il tema dell’Intelligenza Artificiale, verso cui deve convergere la collaborazione tra le religioni affinché si vada nella direzione di un uso etico, “perché se concepita in alternativa all’umano essa può gravemente violarne l’infinita dignità e neutralizzarne le fondamentali responsabilità” ha affermato. Siamo chiamati oggi a rifondare quella speranza che Nostra Aetate ha portato nel secondo dopoguerra, “Se siamo uniti tutto è possibile“, ha concluso il papa, esprimendo ancora una volta la sua gratitudine per la presenza dei rappresentanti delle varie religioni.

Il pensiero di papa Leone è andato poi alla popolazione della Giamaica colpita in questi giorni dal terribile uragano Melissa, una tempesta dalla potenza catastrofica che in queste ore sta devastando Cuba. Ha assicurato la sua vicinanza e la sua preghiera alle migliaia persone sfollate che hanno subito lutti e danneggiamenti.

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