Triduo a Santa Giuseppina Bakhita – terzo giorno

Il Triduo a Santa Giuseppina Bakhita ci accompagnerà alla conoscenza e alla celebrazione di questa donna straordinaria, che ha subito indicibili torture, prima di conoscere Cristo e la sua storia di Salvezza.

Santa Bakhita, papa Francesco: "Preghiamo per le vittime della tratta"
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Il miracolo che rese Santa Giuseppina Bakhita accadde ad Eva da Costa Onishi, a cui il diabete mellito aveva causato ulcerazioni agli arti inferiori. La donna, originaria del Brasile, era anche affetta da ipertensione e insufficienza cronica del circolo venoso.

Non aveva abbastanza soldi per potersi curare adeguatamente, dunque, i medici le avevano prospettato l’amputazione degli arti, perché potesse sopravvivere ancora.
Nel 1992, Giuseppina Bakhita era stata beatificata ed Eva partecipò ad un incontro delle “Donne Anziane”.

In quella circostanza, nella Cattedrale di Santos, pregò proprio la Beata Giuseppina Bakhita. Non fece in tempo ad arrivare a casa che le sue piaghe erano scomparse! Dove prima comparivano le ulcere, la pelle si era ricostruita.
Quella guarigione miracolosa fu sottoposta all’attenzione della Congregazione per le Cause dei Santi. Essa si pronunciò il 21 Dicembre del 1998, dichiarando inspiegabile il caso di Eva.

Triduo a Santa Giuseppina Bakhita – terzo giorno

Padre Onnipotente, ti ringraziamo per l’esempio di Santa Giuseppina Bakhita. Santa Giuseppina Bakhita, ti hanno ridotto in schiavitù da bambina; ti hanno venduta e comprata; ti hanno trattato con brutalità. Intercedi, ti imploriamo, per tutti quelli che sono prigionieri della tratta e della schiavitù, affinché gli aguzzini restituiscano loro la libertà e questo male sia cancellato dalla faccia della terra.

Santa Giuseppina Bakhita, quando ti è stata ridata la libertà, non hai permesso alle tribolazioni patite di definire la tua vita. Hai scelto, invece, la via della bontà e della generosità. Aiuta quanti sono accecati dall’avidità e dalla lussuria e calpestano i diritti umani e la dignità dei loro fratelli e sorelle. Aiutali a spezzare le catene dell’odio, a ritrovare la propria umanità, e a imitare la tua bontà e generosità.

Carissima Santa Giuseppina Bakhita, la tua libertà ti ha condotto a Cristo e alla Chiesa. Dio ti ha poi chiamata alla vita religiosa come religiosa canossiana. Sei stata un esempio di carità, misericordia e gioiosa mitezza, nella tua vocazione. Aiutaci ad imitare il tuo esempio, specialmente quando siamo tentati di ignorare gli altri, di non andare in loro aiuto, di respingerli o addirittura di maltrattarli e sfruttarli.

Intercedi per noi, affinché la presenza gioiosa di Cristo riempia i nostri cuori come riempì il tuo. O Dio d’amore, fa’ risplendere su questo mondo afflitto la luce della tua Misericordia. Fa che irrompa dove le tenebre sono più fitte. Porta la salvezza agli innocenti che patiscono violazioni e abusi. Converti i malvagi che li opprimono e li tengono prigionieri. Dona a tutti noi la forza di crescere nella vera libertà dell’amore per te, per il prossimo e per la nostra casa comune. Amen.

 

Questa preghiera è stata scritta a conclusione del documento “Orientamenti pastorali sulla tratta di persone” del Dicastero vaticano, per le vittime della tratta, il 17 Gennaio 2019.

Antonella Sanicanti

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