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La suora si inginocchia e chiede pietà: la foto della tragica scena diventa virale

Un’immagine che ha colpito il mondo intero e fa riflettere. Una foto  simbolo delle manifestazioni che si stanno svolgendo nel Paese.

Suor Ann si inginocchia – photo web source

Inginocchiata davanti alla Polizia che cerca di mantenere la folla che avanza. Lei è una suora e il suo porsi in tal modo è quasi una supplica a non sparare sui manifestanti che protestano pacificamente.

La suora alla Polizia: “Non sparate”

Una foto che è diventata un simbolo della protesta pacifica che, comunque, si cerca di portare avanti in Myanmar. Una suora cattolica si inginocchia per strada davanti al plotone di Polizia implorando in ginocchio di non sparare sui giovani manifestanti pacifici. Lei è suor Ann Nu Thawng, della congregazione religiosa di San Francesco Saverio, istituto di diritto diocesano di Myitkyina, e la sua foto è stata postata dal Cardinale Maung Bo, arcivescovo di Yangon.

Oggi, la rivolta è stata grave a livello nazionale. La polizia sta arrestando, picchiando e persino sparando alle persone. In lacrime, suor Ann Nu Thawng implora e ferma la polizia affinché smetta di arrestare i manifestanti” – ha scritto il Cardinale su Twitter, a margine della foto.

La foto diventata virale sui social

Un simbolo delle manifestazioni pacifiche, una preghiera che ha davvero sorpreso tutti. “Suor Ann oggi è un modello per i leader della Chiesa: vescovi e sacerdoti sono chiamati a uscire dalle loro zone di comfort e a prendere esempio dal suo coraggio” – ha commentato Kung Za Hmung, direttore di “Gloria News Journal”, giornale cattolico sul web (il primo nel suo genere) nel Paese.

La suora è stata, anche, esempio per aver salvato più di 100 manifestanti dagli arresti della Polizia, facendoli rifugiare nel suo convento.

La violenta repressione in Myanmar

18 persone sono state uccise e decine sono quelle ferite dall’inizio delle proteste. Una delle repressioni più violente mai eseguita in Myanmar, secondo le Nazioni Unite, contro i manifestanti che, in modo pacifico, stanno protestando contro il colpo di stato militare avvenuto lo scorso 1° febbraio. Le forze di Polizia stanno affrontando i manifestanti usando la forza e sparando proiettili veri e di gomma, e lanciando gas lacrimogeni.

LEGGI ANCHE: Dopo il colpo di stato, la Chiesa invita il popolo alla preghiera

ROSALIA GIGLIANO

Rosalia Gigliano

Scritto da
Rosalia Gigliano

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