Suora italiana uccisa | Orrendo delitto per mano di terroristi islamici

Religiosa italiana muore in un sanguinoso attentato. Quasi certamente a ucciderla sono stati gli estremisti islamici.

Ieri sera un attacco – con ogni probabilità un attentato terroristico di matrice islamista – è costato la vita a Suor Maria De Coppi, 84 anni, missionaria comboniana originaria di Vittorio Veneto.

Suor Maria Coppi
Suor Maria De Coppi – photo web source

Suor Maria era in missione in Africa dal 1963. Il commando terroristico ha assalito la missione di Chipene, nel nord del Mozambico al confine con la provincia di Cabo Delgado, alle 21 di martedì sera.

Dopo essersi introdotti nella casa delle suore, i terroristi hanno distrutto e incendiato la chiesa, la casa delle suore, devastando anche l’ospedale e le macchine della missione.

Uccisa a bruciapelo

I dettagli della morte della missionaria uccisa in Mozambico sono stati raccontati all’Adnkronos da padre Alex Zanotelli, missionario comboniano in contatto con le consorelle della suora assassinata. Le altre suore sono riuscite a salvarsi dalla furia assassina del commando scappando nella foresta e mettendo in salvo le ragazze che assistono nella missione. Suor Maria invece è stata vittima di un “attentato jihadista. Hanno bussato alla porta della missione, suor Maria ha aperto e le hanno sparato a bruciapelo”, ha raccontato padre Zanotelli.

“È molto probabile che siano stati terroristi islamici ad assalire la missione”, conferma all’agenzia Fides anche monsignor Inacio Saure, arcivescovo di Nampula, diocesi dalla quale dipende Chipene. Negli ultimi mesi la zona è stata teatro di un crescente  numero di attentati da parte di gruppi jihadisti che si rifanno all’Isis.

In salvo i due missionari veneti, i sacerdoti don Lorenzo Barro e don Loris Vignadel, dei quali non si avevano più notizie dal momento dell’attentato. La parrocchia di Chipene accoglie sfollati in fuga dai gruppi armati di terroristi islamisti.

A destra Suor Maria De Coppi – photo web source

L’ultima vittima di una scia di sangue

Suor Maria  De Coppi è solo l’ultima di una lunga scia di vittime che insanguina da tempo il  Mozambico. Da anni ormai estremisti jihadisti – che si ispirano allo Stato Islamico – cercano di sradicare la presenza di cristiani in Mozambico, soprattutto con agguati nella zona di Cabo Delgado.

Gli attacchi, cominciati nell’ottobre 2017, come spiega la Chiesa locale, hanno causato finora circa 2.500 morti mentre 800 mila persone sono rimaste senzatetto. In aumento anche il numero dei rapimenti, soprattutto di minori, comunica l’associazione  ‘Aiuto alla Chiesa che soffre‘ (Acs).

Un massacro particolarmente cruento è avvenuto l’11 novembre 2020 nella provincia di Muidumbe, sempre nella regione di Cabo Delgado. Dove i militanti dello Stato Islamico hanno decapitato e fatto a pezzi con dei machete circa 50 persone, tra cui donne e bambini.

 

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