La fede può proteggere dal suicidio: lo dimostra una ricerca

Ancora oggi sono molte le notizie di persone che si tolgono la vita, che scelgono il suicidio alla vita. Cosa le spinge a fare ciò?

premorte

Come può la fede aiutare queste persone a desistere dal suicidio: c’è chi non ne parla, ma è giusto che si conosca come prevenire il fenomeno.

Il suicidio: fenomeno dilagante

Un fenomeno dilagante di sui, purtroppo, poco si parla: il suicidio. I dati dell’OMS sono allarmanti: più di 800mila persone ogni anno decidono di togliersi la vita per differenti motivazioni. Ed è un fenomeno che dilaga in tutta Europa.

Ma quali sono i fenomeni e le motivazioni che spingono una persona a fare questo insano ed estremo gesto? Secondo uno studio condotto da una studiosa della Ohio State University, Lara Lewis, bisogna partire dall’origine del fenomeno.

I fattori che portano al suicidio

Ci sono fattori come il divorzio, lo stress, storie di precedenti suicidi in famiglia: possono essere elementi che inducono la persona all’estremo gesto. Ma come è possibile evitare ciò? Un aiuto può darlo la fede.

Secondo lo studio, infatti, chi fa parte di una comunità, chi cerca supporto in una comunità religiosa, anche semplicemente un supporto sociale (non per forza di carattere religioso), può pensarci su più di due volte dal compiere un gesto del genere. La fede, l’aiuto di persone con principi saldi, circonda la persona debole d’animo e la aiuta a capire che, togliendosi la vita, non dà risoluzione ai suoi problemi.

La fede: un aiuto forte contro chi vuol togliersi la vita

Secondo un’analisi, fatta nel 2016 da una rivista di psichiatria americana, “una partecipazione alle funzioni religiose una volta a settimana o più, sia stata associata ad un tasso di suicidi 5 volte più basso rispetto a quello rilevato che chi non va a messa”. E “ha il doppio delle probabilità di togliersi la vita chi non crede rispetto a chi crede”.

La vita e il suicidio: l’offesa a Dio

Un abbraccio protettivo quello che dà la fede, un qualcosa di profondo che, chi non crede, non è che non può capirlo, ma ha bisogno di essere accompagnato con mano. Togliersi la vita non è solo un delitto per se stessi, ma lo è soprattutto nei confronti di Dio, di colui che la vita ce l’ha donata in modo gratuito, ed ha voluto che “ognuno di noi, di questa vita, ne facesse un capolavoro”.

Preghiamo, dunque, affinché coloro ai quali solo balena nella propria mente un gesto del genere, rivolgano lo sguardo al Signore crocifisso e comprendano che quello è il vero amore.

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ROSALIA GIGLIANO

Fonte: iltimone.org

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