Sinisa Mihajlovic, raccontato dalla figlia Viktorija: la fede del tecnico serbo, accresciuta dal primo e finora unico pellegrinaggio a Medjugorje.
La ragazza spiega come il padre sia rimasto molto legato al luogo di culto mariano e vorrebbe presto tornarci.
Circa un anno fa il tecnico del Bologna Sinisa Mihajlovic ha annunciato in una conferenza stampa di avere la leucemia. Lo sportivo serbo si è reso conto che qualcosa non andava quando una fastidiosa febbre non accennava a diminuire. L’annuncio è stato straziante, anche perché Sinisa non è riuscito a trattenere le lacrime. Un misto di paura, rabbia e frustrazione lo hanno accompagnato nel condividere con la stampa la sua malattia, svelando il lato più umano di un uomo che pubblicamente aveva sempre mostrato un carattere forte e deciso.
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In questo anno il tecnico ha fatto la spola tra l’ospedale ed il campo da calcio, riuscendo in ogni caso a stare vicino alla sua famiglia ed ai suoi calciatori. Il suo Bologna è ai margini della zona Uefa e nel corso della stagione si è tolto qualche soddisfazione, l’ultima contro la sua Inter. In molti si chiedono come abbia vissuto quest’anno e cosa abbia provato, ma Mihajlovic non è tipo da condividere aspetti così intimi della sua vita con regolarità. Qualcosa, però, è emerso grazie alla figlia Vicktorija.
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Se Sinisa è riuscito a mantenere la positività e la speranza di guarire dalla leucemia, buona parte del merito è da attribuire alla sua fede. Una vocazione religiosa che il tecnico ha imparato a riconoscere dopo il 2008, quando è andato in pellegrinaggio a Medjugorje. Proprio in seguito alla scoperta della malattia, il tecnico avrebbe voluto tornarci insieme a tutta la sua famiglia quest’estate. Il Covid e gli impegni lavorativi che si sono accavallati, però, hanno impedito questo progetto.
A rivelarlo è stata la figlia Viktorija in un’intervista concessa a ‘Famiglia Cristiana’. Nella stessa la ragazza ha parlato della fede del padre: “Lui è ortodosso, non è un praticante assiduo però è profondamente credente, prega soprattutto la sera prima di andare a dormire e al polso ha sempre il braccialetto di Medjugorje”. La figlia di Sinisa spiega infine come il padre sia rimasto folgorato dal viaggio in Bosnia: “Mi ha detto che è stato un viaggio indimenticabile. Quando era lì piangeva senza un motivo apparente, era emozionatissimo anche se non riusciva a capirne il motivo”.
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Luca Scapatello
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