Simbolo satanico nel bagnoschiuma, perché questa propaganda occultista?

Simbolo satanico nel bagnoschiuma
(Websource)

Una donna ha raccontato di aver comprato in un erboristeria un bagnoschiuma di una nota marca del settore e di essersi accorta in seguito che sull’etichetta c’era un simbolo appartenente al satanismo.

Una donna ha raccontato di aver acquistato per le vie di Milano una boccetta di bagnoschiuma in un erboristeria. Il bagnoschiuma in questione si chiama ‘Pepe Nero‘ e fa parte della linea di prodotti corpo naturali della compagnia Wally. Il resto della storia è alquanto surreale ma ve la riproponiamo per come l’ha raccontata la donna:

“Da quel giorno ho fatto uso solo di quel prodotto per farmi la doccia. Ma poi i giorni successivi ho avvertito gravi malesseri, ansia, avevo crisi di panico improvvise, disturbi del sonno. Solo molti giorni dopo aver accusato questi disturbi, notai che sulla confezione del bagno doccia suddetto, vi è l’immagine di un demone, che trovai in internet, un’immagine inquietante, che scoprii essere il simbolo satanico del Baphomet, disegnato dall’occultista massone Eliphas Levi. Ho subito gettato via il bagno doccia e francamente non comprendo il perché usare simboli satanici su prodotti definiti ‘genuinamente erboristici’”

La storia narrata sembra alquanto esagerata, possibile che una marca esistente dal 1925 i cui prodotti causano tali disagi e sintomi continui a lavorare senza che vi siano lamentele a riguardo? Volendo pur dare per buoni i disagi provati dalla donna, non è più semplice pensare che si sia trattato di una mera coincidenza, magari dovuta ad un periodo di forte stress? Se da un lato ci sentiamo di escludere che il bagnoschiuma abbia dei poteri esoterici di qualche tipo, possiamo concordare con la donna sui dubbi legati all’utilizzo di tale simbologia nelle etichette di prodotti.

Chi è Baphomet nella simbologia satanica?

Senza voler demonizzare i prodotti della linea erboristica o il brand per la presenza di un simbolo chiaramente derivante dalla simbologia occultista, ci soffermeremo a spiegare brevemente chi è Baphomet e perché la sua presenza in un prodotto possa suscitare diffidenza, clamore o fastidio ad un credente. Baphomet è un’entità androgina (metà uomo e metà donna) con gli arti e la testa di una capra (simbolo da sempre del diavolo). Questa è stata per la prima volta raffigurata nel libro ‘Dogme et Rituel de la Haute Magie‘ (Dogmi e rituali dell’alta magia) di Eliphas Levi. Il libro è stato pubblicato nel 1856 e nel corso degli anni successivi è diventato un manuale di riferimento per l’occultismo e le sette sataniche. Baphomet stesso è diventato un simbolo onnipresente nelle sette sataniche ed anche nelle sette massoniche.

Quale sia la genesi di questo simbolo nei prodotti della marca di erboristeria non è chiaro, probabilmente si tratta di una suggestione, ovvero l’associazione tra l’alta magia del libro di Levi e i poteri benefici dei prodotti da essi commercializzati, oppure chi ha creato il brand era appassionato di occultismo, ma quello che è certo è che i prodotti non possono nuocere alla salute di chi li utilizza a meno che non ci si lasci suggestionare dalla presenza di quel simbolo.

Per correttezza di informazione e certi di non aver minimamente diffamato suddetta azienda.

Trascriviamo la replica del Sig. Pierluigi Bacci in qualità di Responsabile ufficio stampa di Wally 1925.

Gent.mo sig. Luca Scapatello,

le scrivo in quanto responsabile dell’Ufficio stampa di Wally 1925.

Solo casualmente (cercando Wally 1925” su Google), abbiamo scoperto che il suo sito “Lalucedimaria.it” e la relativa pagina FB, hanno pubblicato una notizia che riguarda il marchio Wally 1925.

Una notizia (sempre che sia vera) che danneggia gravemente l’immagine della nostra azienda e che può produrre anche notevoli danni economici.

In merito a quanto lei ha scritto e affermato, vorremmo precisare che la grafica delle nostre confezioni si rifà alla simbologia alchemica delle antiche farmacie, una simbologia che era presente nella Firenze del 1300 non solo nei barattoli dove si conservavano erbe e altre sostanze, ma già da prima anche sulle facciate e sui pavimenti delle chiese fiorentine (vedi San Miniato al Monte -10018, Battistero – 1059, Campanile di Giotto -1298, Santa Maria Novella, 1420). Anche nella cattedrale di Notre Dame convivono, eternamente scolpiti nel sasso, vescovi, santi, ma anche diavoli e mostri dalle curiose fattezze, a raccontarci come, nel lontano medioevo, la religiosità andava sempre al passo con il mistero, con l’esoterismo, con la scienza e con l’alchimia.

Alla fine del Cinquecento, un allievo di Paracelso, propose la “teoria delle segnature” secondo la quale le forme, il colore e il gusto di una pianta, nonché le sue qualità medicinali, fossero rappresentate con segni analogici per far comprendere meglio le sue virtù terapeutiche.

La grafica riportata sui nostri prodotti mantiene un aspetto esoterico con riferimenti più o meno espliciti alla cultura dell’umanesimo, dell’illuminismo, della massoneria, all’idea rinascimentale dell’uomo, un uomo che si interroga e cerca risposte ai suoi dubbi a cavallo tra sacro e profano, mettendo in crisi le credenze fino a quel momento considerate verità, e dando spazio all’immaginazione, alla costruzione più critica del sé e delle proprie visioni del mondo. Spesso i simboli hanno significati forti, ma si rifanno proprio a questa tradizione.

Lei scrive di “una subdola propaganda all’occultismo ed al satanismo” e non considera tutto il colto mondo del ‘500 che sta dietro a quella simbologia, oltre a quello che ho tentato di spiegarle.

Nelle chiese non solo di Firenze, diavoli e angeli convivono tranquillamente e non credo che i diavoli del Battistero, del Duomo e di Santa Maria Novella rappresentino una “subdola propaganda al satanismo”. Saprà certamente che la superstizione non è accettata dal cristianesimo.

Le consiglio di provare i nostri prodotti, come – per esempio – il nostro Bagno doccia all’Assenzio (come vede nella foto allegata), che ha numerose virtù curative e dal gradevole odore di anice, troverà il disegno di un angelo. Ecco, consigli questo ai suoi lettori.

Luca Scapatello

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