Scoperto falso prete che si aggirava con abito talare per circuire le sue vittime

Ha ingannato molti fedeli spacciandosi per sacerdote, ma è stato poi fermato dalle Forze dell’Ordine. Il fatto accaduto in provincia di Napoli è piuttosto sconcertante.

Indossava l’abito talare per immedesimarsi nella sua parte truffaldina e riuscire meglio a circuire le sue vittime.

sacerdote
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Il falso prete che si aggirava indisturbato

Il fatto è accaduto non di recente, ma ci mette in guardia da chi “approfitta” della tonaca per circuire le persone. Un sacerdote, di domenica mattina, fuori dalla chiesa. Apparentemente nulla di anormale, se non fosse che lui, di prete, non aveva assolutamente nulla. Siamo ad Ottaviano, in provincia di Napoli, e il tutto è accaduto proprio mentre si sta celebrando la Messa.

In Piazza San Giovanni, c’è un uomo: in molti pensano sia un prete perché indossa anche l’abito talare, chiede offerte e si avvicina ai fedeli che stanno entrando in chiesa. Sembra un sacerdote, ha in mano dei biglietti di un’associazione dal titolo “Centro sociale giovanile onlus”, anche con un sito intestato e, per giunta, si fa anche dei selfie con chi glieli chiede.

I Carabinieri lo notano

C’è qualcosa che non va. Come racconta il quotidiano La Repubblica, l’uomo non è affatto un prete ed è ben noto alle Forze dell’ordine. I Carabinieri, arrivati sul posto, notano che quelli non è il sacerdote della chiesa (che loro conoscono) e, per questo, scattano gli accertamenti.

Il “falso prete”, che per tale si spacciava è, infatti, un uomo noto ai militari. Danno inizio ai controlli, a partire dall’auto dell’uomo. Al suo interno, infatti, i Carabinieri trovano bigliettini con un codice Iban ed altri abiti ecclesiastici.

L’uomo era già noto alle Forze dell’Ordine

La Repubblica racconta che l’uomo, 65 anni, è stato denunciato. Era già noto e, per giunta, percepiva anche il Reddito di Cittadinanza. Anche per questo, i militari dell’Arma hanno avviato anche un accertamento per capire l’effettiva entità ed esistenza di questa associazione che veniva “pubblicizzata” dal falso prete.

Si attendono, ora, gli sviluppi del caso.

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