Scempio in chiesa: ostie buttate a terra e statua decapitata

Un atto vandalico in piena regola quello che è stato attuato ai danni di una Chiesa, il Vescovo della Diocesi ha condannato duramente il vile gesto.

Chiesa di Cà de Caroli, a Scandiano, vandalizzata
Chiesa di Cà de Caroli, a Scandiano, vandalizzata – photo web source

A Scandiano, in provincia di Reggio Emilia, qualcuno è entrato in chiesa e, dopo aver imbrattato alcuni muri, ha forzato il Tabernacolo. Una profanazione condannata sia dai cittadini che dalla stessa Chiesa. Anche il Vescovo ha condannato questo vile atto.

Una chiesa devastata

Una profanazione che ha portato paura e distruzione all’interno di un luogo sacro. Questo è quello che è accaduto all’interno della Chiesa di Cà de Caroli, a Scandiano, nel cuore dell’Emilia Romagna. Forse più di una persona, sono entrati in chiesa ed hanno vandalizzato ciò che si trovavano sotto mano.

Prima di forzare il Tabernacolo e disperdere tutte le ostie in terra, hanno rotto alcuni vasi ed altri oggetti sacri, oltre che imbrattato le mura della stessa Chiesa.

La condanna del Vescovo della Diocesi

Sono stati alcuni fedeli ad accorgersi di ciò che era accaduto ed hanno subito chiamato le Forze dell’ordine. Sul posto sono arrivati, anche, il vicario generale della Diocesi di Reggio-Guastalla, Monsignor Nicelli e il Vescovo Camisasca.

È stato lo stesso Vescovo della Diocesi, dopo aver visto ciò che era successo, a condannare questo vile atto: “La profanazione, dal punto di vista canonico, comporta automaticamente la scomunica per quanti hanno compiuto tali insani gesti” – ha dichiarato.

Sono entrati per distruggere e non per rubare

Oltre agli oggetti sacri rotti e alle particole disperse in terra, una statua della Vergine Maria presente all’interno della Chiesa è stata decapitata. Dalle prime indagini effettuate dai Carabinieri, sembra che chi è entrato in chiesa non ha rubato nulla, ma è andato solo lì per danneggiare sia la chiesa che i locali ad essa contigui, dove si svolgono le attività pastorali.

Le indagini sono, comunque, ancora in corso per individuare gli autori di tale profanazione.

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ROSALIA GIGLIANO

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