Santuario Madonna del Castello: dove gli attacchi dei nemici furono vani

Il Santuario della Beata Vergine del Castello fu eretto dopo il primo straordinario miracolo attribuito all’immagine ancora oggi venerata all’interno. 

santuario madonna del castello
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Le milizie spagnole il 9 Febbraio 1558 stavano imperversando nella zona e distrussero il Castello di Fiorano. In quella occasione vollero pure distruggere una immagine della Madonna, dipinta sopra la porta di ingresso.

L’accanirsi delle milizie fu del tutto vano

Il loro accanirsi contro il fuoco tuttavia fu del tutto vano. Le fiamme infatti, quando arrivarono all’altezza dell’immagine, si divisero in forma di cornice lucente. Il risultato fu che l’immagine uscì da quel momento difficile più bella e luminosa che mai.

A partire da quella occasione sorse il grande Santuario che oggi custodisce la venerata Immagine, a diciotto chilometri da Modena e sulla cima del colle di Fiorano. Nel 1519 lì vi era un antico e famoso castello.

Non si trattò dell’unico prodigio, ma ne arrivarono altri

Ancora oggi all’interno del Santuario viene custodita la prodigiosa immagine della Madonna. Ella era dipinta sul portone esterno del castello fin dal 1460, e per molti anni restò totalmente intatta di fronte alle intemperie e alle vicissitudini.

Il castello fu tuttavia distrutto nel 1558, ma l’immagine rimase prodigiosamente indenne. Non fu inoltre l’unico prodigio. Infatti nel 1630 e nel 1855 i cittadini di Fiorano rimasero del tutto incolumi dalla peste prima e dal colera poi.

La prima edificazione dell’oratorio e del santuario

Il primo oratorio fu eretto nel 1631, a cui fece seguito una chiesa. L’immagine della Beata Vergine del Castello venne traslata nel Santuario il 12 ottobre 1659, prima di ottenere il titolo di Maria Mediatrice di tutte le Grazie nel 1934.

La facciata principale del Santuario, inaugurata l’8 settembre 1889, presenta uno stile barocco. Si possono infatti rinvenire particolari comuni con la chiesa della Trinità dei Monti di Roma. In particolare, con i suoi due campanili inseriti nella facciata.

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La venerata immagine presente all’interno del santuario

L’interno ha una forma a croce greca, con cupola centrale, affrescata da Sigismondo Caula e Adeodato Malatesta. La chiesa è inoltre molto ricca di marmi preziosi e di artistiche decorazioni. L’affresco della volta è situtato sopra l’altare maggiore e rappresenta Maria in gloria

Alla base della cupola centrale vi sono quattro pennacchi che rappresentano i patriarchi Abramo, Isacco, Giacobbe e Davide, dipinti nel 1681. Nel 1932 sono infine state costruite due scale laterali per potere così raggiungere l’immagine venerata, rappresentante la Madonna con Bambino, e potersi rivolgere a Lei affinché vegli sulla vita di chi le si rivolge con cuore puro e sincero.

Giovanni Bernardi

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