Santuario Madonna dell’Ambro di Montefortino, la piccola Lourdes dei Sibillini

Nel Santuario della Madonna dell’Ambro avvenne l’incredibile miracolo che guarì la ragazzina, e anche per questa ragione gli valse l’importante appellativo.

Montefortino Santuario Madonna Ambro
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Il santuario si trova nel comune di Montefortino, sui Monti Sibillini, ed è il secondo santuario più importante delle Marche, prima di cui s’è solamente quello di Loreto. Si trova precisamente lungo il corso del torrente Ambro ed è dominato dalle alte pareti rocciose dei Monti Sibillini. A nord, si trovano gli scogli di Balzo Rosso, mentre a a sud svetta il picco di Monte Pizzo, su cui si trova una grossa croce che però tuttavia è chiaramente distinguibile dal santuario.

Noto come “la piccola Lourdes dei Sibillini”

Il santuario è anche noto da molto come “la piccola Lourdes dei Sibillini”, in particolare a causa delle diverse analogie che sono presenti rispetto al ben più noto santuario della Francia. Tutti e due i santuari, infatti, sono collocati tra dei monti, in questo caso i Sibillini e nell’altro i Pirenei. Poi si trovano nelle vicinanze di un fiume, nelle Marche l’Ambro e in Francia il Gave de Pau. Infine entrambi sono il luogo in cui si è verificata un’apparizione mariana a una bambina.

La chiesa è di antica fondazione, risale infatti all’undicesimo secolo, e venne costruita proprio dopo l’apparizione mariana avvenuta a beneficio di una pastorella muta, che in seguito venne guarita riacquisendo la parole. Episodio che inoltre viene ricordato in una lapide ancora oggi posizionata dietro l’altare della Madonna, e in cui si leggono le parole che ricordano l’evento.

Il miracolo che caratterizza la storia di questo santuario mariano

“Nel maggio del Mille la Vergine SS., cinta di straordinario splendore, apparve in questa sacra roccia all’umile pastorella Santina, muta fin dalla nascita. La fanciulla ottenne il dono della parola in premio delle preghiere ed offerte di fiori silvestri che ogni giorno faceva all’immagine della Madonna, posta nella cavità di un faggio”.

Tuttavia le prime notizie della chiesa di Santa Maria in Amaro riportano ancora indietro nel tempo, fino al 1073, anno in cui accade che alcuni feudatari del posto donarono alcuni beni ai frati. Secondo altri storici, però, non è da escludere la presenza di un’antichissimo culto pagano che veniva praticato proprio lungo il corso dell’Ambro.

Il sisma e i lavori di ristrutturazione prima della riapertura nel 2018

Con il terribile terremoto che ha avuto luogo nel 2016 nel Centro Italia, la chiesa ha subito diversi danni ed è stata dichiarata da allora inagibile. Una parte del soffitto ha poi perso l’intonaco e la volta è stata puntellata. Tuttavia nel Natale 2018, il 25 dicembre, a seguito dei  lavori di ristrutturazione la Chiesa è stata riaperta al culto.

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Una importante statua pietra policroma di scuola umbro-marchigiana e risalente al quindicesimo secolo è custodita dietro l’altare maggiore, nella cappella dell’Apparizione, mentre la cappella dell’Apparizione del Santuario è stata dipinta dal pittore Martino Bonfini nei primi decenni del diciassettesimo secolo. In questa vengono rappresentate alcune profezie bibliche e pagane legate alla figura della Madonna e il loro realizzarsi nelle varie fasi della sua vita.

Giovanni Bernardi

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