Santuario della Madonna del Frassino: dove Maria salvò il contadino

Il santuario della Madonna del Frassino è legato al ritrovamento della statua miracolosa di Maria dopo essere stato salvato da un serpente.

Madonna del Garda di Peschiera – photo web source

La chiesa si trova a Peschiera del Garda ed appartiene alla diocesi di Verona. Ancora oggi all’interno del santuario si venera la statua miracolosa che raffigura la Madonna con in braccio il bambino Gesù. Maria apparve l’11 maggio 1510 tra i rami di un albero di frassino a un contadino che si era appena salvato dall’attacco di un serpente dopo avere invocato la Vergine.

Il miracolo del contadino e la costruzione del santuario

L’uomo trovò la statuina avvolta di luce tra i rami che formavano una piccola cappella. Dopo averla portata con sé, la statuina ritornò miracolosamente in quel luogo, allora si decise di costruire la piccola cappella nell’esatto luogo del miracolo. La cappellina, costruita grazie alle offerte del popolo, venne inaugurata il 12 settembre 1510.

Poco dopo, il 18 giugno 1514, venne affidata ai frati minori francescani. Da subito rappresentò un importante luogo di incontro e di pellegrinaggio per molti fedeli. Questi portarono fin da subito numerosi doni votivi in segno di ringraziamento per le tante grazie che la Madonna fece loro.

Madonna del Garda di Peschiera – photo web source

Il Santuario nello scorrere dei secoli

Nel 1514 anche Isabella d’Este fece poi visita a questo santuario, e ne scrisse anche in una lettera al marito Francesco II Gonzaga. In quell’epoca si decise così di costruire anche la chiesa più grande, giusto intorno alla cappella. Il 18 giugno 1515 avvenne la posa della prima pietra. Mentre il 14 gennaio 1518 Papa Leone X fece costruire un convento in cui potessero alloggiare i monaci.

Nei secoli successivi all’interno del santuario si posizionarono una dopo l’altra numerose opere d’arte di grande valore, e anche le donazioni numerose da parte dei fedeli fecero arricchire notevolmente il santuario. Si rifinì in seguito lo stile francescano con stucchi in stile barocco, e si abbellì anche la cappella della Madonna.

L’interno del Santuario della Madonna del Frassino

Nel 1652 si aggiunse anche il coro ligneo sull’altare principale. Infine nel diciottesimo secolo ci fu il posizionamento dell’organo. Purtroppo però l’invasione napoleonica mise il santuario in grande difficoltà. I monaci se ne andarono dal convento, dopo essere stati allontanati.

Madonna del Garda di Peschiera – photo web source

Numerose profanazioni avvennero poi all’interno della chiesa. Un bombardamento nel 1848 raso a suolo il borgo che era sorto intorno al santuario. Tuttavia, in maniera miracolosa, la chiesa restò intatta. Negli anni seguenti il convento si adibì a usi civili e militari. Dapprima diventò quartier generale dell’esercito piemontese e poi ospedale comunale.

La funzione di “ospedale da campo” negli anni più duri

Nel 1860, quando l’ospedale cittadino venne riaperto, il convento continuò a svolgere la funzione di accoglienza per persone senza fissa dimora e anziani. Per ritornare nelle mani dei francescani nel 1898. In quell’epoca si decise di restaurare la chiesa sia per quanto riguarda la facciata che per i pavimenti e per le importanti opere d’arte contenute all’interno.

Papa Pio XI concesse l’incoronazione della statua della Madonna del Frassino nel 1929, e l’incoronazione avvenne il 24 settembre 1930. Alla chiesa si accede tramite un ampio viale delimitato da cipressi, mentre l’interno è a navata unica con dieci cappelle laterali, cinque per ogni lato.

Madonna del Garda di Peschiera – photo web source

Le dieci cappelle all’interno del Santuario della Madonna del Frassino

Tutte le cappelle hanno la stessa dimensione eccetto le ultime due che sono poste ai lati dell’altare maggiore e che sono molto più ampie. Queste sono la cappella di San Francesco d’Assisi o del Santissimo Sacramento e quella della Madonna del Frassino.

La prima, da un cancello in ferro battuto, ha ha sull’altare una raffigurazione di San Francesco mentre riceve le stigmate, opera di Francesco Astolfi. Nella seconda, che risale al 1639, si posizionò il sepolcro della Congregazione dei Cordigeri.

Il corridoio che conduce al luogo in cui ebbe origine il miracolo

Infine, nel lato destro della chiesa si trova un piccolo cimitero riservato ai monaci francescani. All’interno di questo spazio si trova anche un corridoio in cui si può osservare il luogo in cui ebbe origine il miracolo. Da questo ci si reca ai due due chiostri del convento che furono affrescati nel 1653, con delle scene tratte dalle vite di San Francesco d’Assisi e Sant’Antonio da Padova. 

Madonna del Garda di Peschiera – photo web source

Al centro di questi chiostri, in conclusione, si trovano una gabbia per colombi ed una fontana sormontata da una statua di Sant’Antonio.

Giovanni Bernardi

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