Oggi 31 ottobre, Santa Lucilla di Roma: la fanciulla nata cieca che guarì prodigiosamente

Santa Lucilla di Roma, martire dei primi secoli, è protagonista di un miracolo: nata senza la vista, la riacquista dopo aver ricevuto il Battesimo. 

Santa Lucilla di Roma
Santa Lucilla di Roma – lalucedimaria.it

La figura di Santa Lucilla di Roma, che la Chiesa ricorda oggi 31 ottobre, è avvolta da un’aura di mistero. Non sono molte le informazioni su di lei, come è comune per molti santi dei primi secoli del cristianesimo. Ma si sa per certo che era di Roma e che morì martire per la fede in giovane età. 

Santa Lucilla era una ragazza appartenente ad una famiglia dell’Impero romano. Nata in ambiente pagano, suo padre si chiamava Nemesio ed era un tribuno. Alla nascita la bimba era non vedente e questo rimase fino a quando non accadde un evento particolare.

Santo di oggi 31 ottobre: Santa Lucilla di Roma, nata non vedente riacquista la vista miracolosamente

Si narra che quando si scoprì che la piccola Lucilla non vedeva il padre era molto turbato. Proprio in quel periodo aveva conosciuto persone appartenenti alla comunità cristiana ed era rimasto colpito dalla loro fede. Questo e il dolore che provava per la cecità della figlia lo fecero convertire.

Diventato cristiano volle che la figlia venisse battezzata e si presentò dal vescovo di Roma per chiedere il Battesimo. Così Lucilla ricevette il sacramento dell’iniziazione cristiana e subito dopo avvenne il miracolo: la piccola acquistò la vista. 

Forse proprio per questo fu chiamata Lucilla, che è il diminutivo e vezzeggiativo del nome Lucia. Lucilla indica perciò la luce, quella della vista certamente, ma simbolicamente anche quella della fede. Nei tempi antichi, poi, questo termine, che vuol dire “piccola luce“, stava ad indicare il sorgere del sole, ovvero la flebile luce che si irradia nelle prime ore dell’alba facendosi poi sempre più forte e intensa.

Il nome Lucilla rimanda anche alle scintille della fede che simbolicamente rappresentano coloro che abbracciano la fede cristiana, i nuovi credenti in Cristo. Anche se il Battesimo probabilmente le fu amministrato quando era bambina, l’arte ha rappresentato Santa Lucilla come una ragazza mentre viene battezzata.

Giovane martire della Chiesa delle origini, porta la luce della fede

Il padre di Lucilla diventò un cristiano sempre più fervente e si fece diacono. Erano però tempi duri per i cristiani, i primi secoli, quelli delle persecuzioni più atroci. Così, sotto l’impero di Valeriano, Lucilla e il padre subirono la sorte del martirio.

La persecuzione procedeva per vari steps: c’era prima l’arresto, poi i tentativi di portare i cristiani all’abiura. Se avessero rinnegato la loro fede sarebbero stati liberi e la loro vita sarebbe stata risparmiata. Chi resisteva veniva poi sottoposto a terribili torture. Lucilla testimoniò la sua fede fino in fondo rimanendo salda e non cedendo.

Insieme al padre fu portata nel tempio edificato in onore del dio Marte e lì venne uccisa mediante decapitazione. Avvenne allo stesso modo anche per il padre. Il martirio è datato al 257 circa. In seguito, quando era papa Sisto II, furono trovati i resti mortali della martire e il pontefice li fece seppellire lungo la via Appia. Si dice che il giorno del ritrovamento fosse un 31 ottobre, data che fu stabilita per la sua memoria liturgica.

A Roma, presso la diaconia di Santa Maria Nuova si trovano delle reliquie che sono attribuite a questa giovane martire. Nel corso del tempo le sue spoglie o ciò che ne resta furono traslate ulteriormente e giunsero in diversi luoghi. Prima arrivarono nel Cimitero di Callisto a Reggio Emilia, poi furono spostate nella basilica di San Prospero, ma sono presenti delle reliquie anche nella cappella della Madonna delle Grazie.

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