Grande evangelizzatore, san Graziano di Tours nonostante le persecuzioni riusciva a celebrare l’Eucarestia affrontando i rischi più grossi.

Si commemora oggi, 18 dicembre, la figura di san Graziano di Tours. Fu il primo vescovo della cittadina francese, la sua nascita si colloca sul finire del III secolo e la sua morte nei primissimi anni di quello successivo. Tutto ciò che si conosce su Gaziano risale all’Historia Francorum scritta da Gregorio di Tours nel VI secolo.
Si identifica in san Graziano uno dei missionari che erano partiti da Roma per andare ad evangelizzare le Gallie. Un’antica tradizione lo considera uno dei 7 missionari mandati da san Pietro, ma verosimilmente la sua epoca è ben posteriore e fu mandato a compiere questa missione da papa Fabiano intorno al 245.
Santo di oggi 18 dicembre: San Graziano di Tours, grande evangelizzatore, non ha paura delle persecuzioni
Detto anche Gaziano invece che Graziano, questo santo quando arrivò in Gallia trovò la presenza già di alcune piccole comunità cristiane nei luoghi in cui avevano già operato san Potino e sant’Ireneo di Lione. In un contesto in cui comunque dominavano i culti agli dei pagani la missione evangelizzatrice si rendeva indispensabile.
Sembra che san Graziano fu vescovo a Tours per circa mezzo secolo, certamente fino al 301. In seguito all’episcopato di Graziano ci furono 36 anni di vacanza della sede episcopale. Era tempo di persecuzioni ai cristiani e quindi la libertà di culto era qualcosa di sconosciuto. Nonostante questo si registra la tenacia e l’audacia di questo vescovo nel resistere alle persecuzioni e portare la Parola di Dio agli altri, e non solo.
Ciò che gli stava a cuore, che è indispensabile per la fede, è la celebrazione dell’Eucarestia, in cui il Signore Gesù si va vivo e presente in Corpo, Sangue, anima e divinità. Ovviamente furono tante le difficoltà che incontrò. Per celebrare la Santa Messa spesso doveva escogitare stratagemmi, trovare luoghi che sfuggissero alla morsa dei persecutori, ma anche in condizioni disagevoli faceva di tutto per celebrare il rinnovo del sacrificio di Cristo che si compie ad ogni celebrazione eucaristica.
In molte occasioni fu costretto a celebrare di notte all’interno di fredde e impervie grotte, ma con la forza della fede e assistito dallo Spirito Santo portò avanti egregiamente e in modo esemplare il suo ministero episcopale.
La visione di Gesù che lo conforta nel momento della prova
Stando alle notizie di lui che giungono fino a noi, si narra di una visione che san Graziano ebbe quando Gesù gli apparve e lo confortò nelle difficoltà che stava vivendo. Il Signore gli disse: “Non temere, la tua corona è pronta e i santi aspettano il tuo arrivo in Paradiso”.
Questo avvenne poco prima della sua morte, che si attesta tra il 301 e il 307. Quando morì fu sepolto in un cimitero cristiano nelle vicinanze di Tours, secondo quanto scrisse Gregorioo di Tours “in ipsius vici cimiterio, qui erat christianorum”.
Un secolo dopo, il celebre san Martino di Tours, che fu il terzo vescovo della città, fece traslare le sue spoglie nella chiesa che era stata costruita dal secondo vescovo, san Lindorio. Su di essa poi sorse la famosa cattedrale che inizialmente era dedicata a san Maurizio, ma poi dal 1357 fu dedicata a san Graziano e venne definita “La Gatianne”.







