Santa Regina di Alise si convertì al cristianesimo e per questo subì il martirio, per volere di suo padre, che la fece prima imprigionare e in seguito decapitare.
Non abbiamo molte fonti che ci parlano della vita di Santa Regina (Reine in francese). Le poche notizie che abbiamo le ricaviamo da una testimonianza oculare. La Santa nacque ad Alise, in Gallia, nei pressi di Autun. Visse nel III secolo, un periodo non facile per chi abbracciava la fede cristiana, a causa delle numerose persecuzioni messe in atto dagli Imperatori. Di origine nobiliare, Santa Teresa perse sua madre appena nata, poiché ella morì durante il parto. Crebbe dunque con suo padre, capo e condottiero militare nella Gallia di quel tempo.
Rimasta orfana di madre, Santa Regina ricevette educazione da suo padre, nobile pagano. Ma la giovane Regina, seguendo il suo cuore, decise di abbracciare la fede in Gesù ed avvicinarsi dunque al credo cristiano. Dedicò, contro la volontà di suo padre, la sua vita alla castità e alla costante preghiera e scelse di intraprendere vita eremitica. La Santa rifiutò anche di accompagnarsi in matrimonio al prefetto Olibrio che voleva sposarla a tutti i costi.
Il III secolo fu uno dei più difficili per i cristiani, si pensi soltanto al fatto che in quel contesto operò anche l’Imperatore Diocleziano, che mise in atto una delle più violente repressioni nei confronti dei cristiani. Il padre di Regina non poteva certo accettare una figlia convertita e cercò in tutti i modi di convincerla a sposare il prefetto, rinnegando il suo credo. La giovane Santa si rifiutò di rinnegare Gesù e suo padre, dopo aver tentato invano di convincerla, la fece imprigionare e successivamente decapitare ad Alise.
Il culto della giovane Santa raggiunse in pochissimo tempo quasi tutta Europa. La vastissima diffusione della sua fama di Santità portò a venerare Santa Regina in Francia, in Borgogna e in Germania. In modo particolare due città rivendicavano il diritto di possedere le reliquie della Santa: Flavigny in Borgogna e Osnabrück in Germania. La controversia, nata nel XVII secolo, ebbe fine grazie al Vescovo di Autun, che autorizzò ognuna delle due città a esporre le reliquie in loro possesso.
Il culto di Santa Regina raggiunse anche Parigi nel XVII secolo. Infatti, nella capitale francese, nacque una confraternita nel 1604 (presso la Chiesa di Sant’Eustachio) che prese il suo nome. L’iconografia rappresenta tradizionalmente Santa Regina con la palma del martirio e con l’ascia, arma con cui fu decapitata. La Chiesa Cattolica festeggia la sua memoria liturgica il 7 settembre.
Fabio Amicosante
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