Oggi 6 novembre, San Leonardo di Limoges: l’eremita artefice del miracolo del pozzo

San Leonardo di Limoges, patrono dei carcerati, monaco eremita che rifiutò di diventare vescovo per umiltà. Fu protagonista di un pozzo miracoloso. 

San Leonardo di Limoges
San Leonardo di Limoges – lalucedimaria.it

La Chiesa, oggi 6 novembre ricorda la figura di San Leonardo di Limoges, detto anche di Noblat che visse nel VI secolo. Dalle poche informazioni che ci giungono sulla sua vita, si sa che è nella cittadina francese famosa per le sue porcellane che morì, ma non si conosce esattamente né il luogo né la sua data di nascita.

Si presume che sia nato nei primi anni del secolo perchè la sua morte si colloca nel 545 circa. È certo però che nacque nell’allora Gallia, al tempo in cui regnava l’imperatore Anastasio. Apparteneva ad una nobile famiglia che era in amicizia con il re Clodoveo. Fu proprio lui a fargli da padrino di Battesimo.

Santo di oggi 6 novembre: San Leonardo di Limoges, detto anche di Noblat e il suo famoso prodigio

Se il re Clodoveo fu il suo padrino ad impartirgli il sacramento del Battesimo fu San Remigio, arcivescovo di Reims. San Leonardo avrebbe dovuto intraprendere la vita cavalleresca, ma preferì abbracciare quella religiosa.

In lui albergava una forte tensione ascetica e volle scegliere la via eremitica. Inizialmente andò a vivere presso il monastero di Micy. Il re Clodoveo lo appoggiava e gli concesse la possibilità di liberare alcuni prigionieri di guerra. Erano uomini che San Leonardo riteneva con buona certezza fossero innocenti e fossero stati accusati ingiustamente, pertanto stavano scontando una pena ingiusta.

Tempo dopo, alcuni di coloro a cui grazie a lui fu restituita la libertà, vollero seguirlo nel suo stile di vita eremitico e così si trasferì a Limoges dove rimase fino alla fine della sua vita.

Le informazioni che arrivano a noi sono tratte  da uno scritto di Ademaro di Chabannes, monaco e storico, dal titolo Historiae. Si trovano notizie anche in un’anonima Vita Sancti Leonardi.

Il monastero e il miracolo del pozzo

In seguito ad un grande aiuto che diede alla regina Santa Clotilde ricevette in cambio per gratitudine un vasto terreno. La regnante era in difficoltà durante il parto e fu assistita da lui. Il terreno era misurato in base a quanti passi avrebbe potuto compiere tutt’attorno il suo cavallo.

Lì fece costruire un grande monastero circondato da un borgo, che successivamente prese il nome di Saint Léonard de Noblat, ovvero gli fu dedicato. Per la sua sapienza molti andavano a chiederli consigli e a periodi spezzava il suo eremitaggio per fornire insegnamenti agli altri.

Diceva ai suoi discepoli: “Ricordatevi che è scritto che val meglio il poco del giusto che le ricchezze di tutti gli empi”. Costruì un oratorio in onore della Madonna e dedicò in altare in onore di San Remigio. Si narra anche che scavò poi un pozzo e questo si riempì miracolosamente d’acqua. Questo episodio è noto come il “miracolo del pozzo” e a quel luogo il Santo diede il nome di nobiliacum in ricordo della donazione farra dalla regina.

Il Santo sarebbe morto, dunque,  il 6 novembre del 545, e il suo culto si diffuse ben presto in gran parte d’Europa. Artisticamente è raffigurato con il simbolo delle catene, che rimandano alla sua opera di liberazione dei prigionieri innocenti.

Sempre in riferimento a questo episodio della sua vita gli è stata attribuita la protezione di alcune categorie quali i carcerati, ma anche i fabbricanti di catene, fibbie e altri oggetti metallici di questo tipo.

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