Santi Mariano e Giacomo, il Santo di oggi 6 maggio: martiri di Lambesa

Santi Mariano e Giacomo furono martiri di Lambesa (Numidia). Furono arrestati insieme e dopo aver subito severi supplizi morirono insieme in nome della fede in Cristo.

Santi Mariano e Giacomo
Santi Mariano e Giacomo (photo websource)

Il Martirologio Romano ci da notizie sui Martiri africani, di cui fecero parte i Santi Mariano e Giacomo. Sono festeggiati in due date diverse, Agapio, Secondino, Tertulla, Antonia ed Emiliano il 4 maggio; Giacomo e Mariano il 6 maggio. Le fonti che ci parlano dei Martiri africani di Lambesa sono gli Atti dei Martiri e la Bibliotheca Sanctorum. Mariano fu lettore, mentre il dilettissimo compagno Giacomo fu diacono.

La Passio dei Santi Martiri

La passio dei Martiri di Lambesa la scrisse un cristiano (i cui nome è rimasto anonimo) arrestato insieme a Mariano e Giacomo. Il testo si presenta in quindici capitoli molto dettagliati e fornisce particolari di massima attendibilità. L’anonimo cristiano narra che i tre cristiani erano in viaggio verso la Numidia. A causa dell’editto del 258 che condannava a morte vescovi, diaconi e preti, gli accusatori arrestarono i due Santi e li interrogarono a Cirta. Giacomo confessò il suo stato di diacono, mentre Mariano subì la tortura perché gli accusatori non credettero che fosse un semplice lettore.

Subirono il martirio con eroico comportamento

La loro grandezza d’animo traspariva dall’atteggiamento nobile e sereno durante il periodo del processo. L’anonimo cristiano racconta nel quinto capitolo che, dopo l’arresto, gli accusatori sospesero per le dita delle mani i Santi e attaccarono due pesi ai loro piedi. Nel tredicesimo capitolo si parla invece della madre di Mariano e del suo eroico comportamento: seppur angosciata per la sorte del figlio, esultò vedendolo avviarsi al martirio.

Il culto dei Santi

Il culto dei martiri di Lambesa era sicuramente molto diffuso ai tempi di Sant’Agostino, tanto che il Santo dedicò loro un sermone (il Discorso 284: Nel natale dei martiri Mariano e Giacomo):  «Dalla grazia del Signore è dato di imitare il compagno di servizio, di imitare Stefano, di imitare Mariano e Giacomo. Erano uomini, erano compagni di servizio, nati come tu sei nato, ma glorificati da Colui che non nacque così». Le reliquie dei martiri di Lambesa furono trasportate in vari luoghi d’Italia, viste le vicissitudini politiche del Nord Africa. Le reliquie dei due Santi approdarono, tra il V e il VI secolo, a Gubbio. L’elogio dei Santi Mariano e Giacomo si legge nel Martirologio romano al giorno 6 maggio.

Fabio Amicosante

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