Santi Crisanto e Daria, il Santo di oggi 25 ottobre: martiri a Roma

Santi Crisanto e Daria subirono il martirio a Roma e furono originariamente sepolti nella Catacomba di Trasone, sulla Via Salaria. 

Santi Crisanto e Daria martiri
Santi Crisanto e Daria (websource)

La principale fonte da cui attingiamo notizie relative ai Santi Crisanto e Daria è rappresentata da una Passio tarda e leggendaria. Crisanto era figlio di Polemio, un nobile di origine alessandrina. Trasferitosi a Roma per studiare filosofia, Crisanto ebbe l’occasione di conoscere personalmente il Presbitero Carpoforo. Fu proprio il Prete romano il principale artefice della conversione del Santo. Dopo essersi convertito, Crisanto chiese a Carpoforo di battezzarlo.

Santi Crisanto e Daria e l’unione matrimoniale

La notizia della conversione di Crisanto non passò inosservata, così, suo padre Polemio si adoperò con ogni suo mezzo per cercare di riportarlo a idolatrare le divinità romane. Polemio chiamò anche di alcune donne, specialmente della bella vestale Daria. Al tempo, le vestali erano sacerdotesse consacrate alla dea Vesta e Daria aveva per l’appunto il compito di riportare il credo di Crisanto alle origini. Avvenne il contrario: fu Daria ad abbracciare il cristianesimo grazie all’influenza di Crisanto. I due decisero di vivere in unione matrimoniale.

La condanna

I due giovani furono scoperti e dunque accusati dal prefetto Celerino, il quale li affidò al tribuno Claudio. Grazie alle parole e al carisma del giovane Crisanto, anche il tribuno abbracciò la fede cristiana e con lui tutta la sua famiglia. Per intervento diretto dell’Imperatore Numeriano, Claudio e i suoi figli furono condannati a morte. La condanna toccò anche ai due giovani, che, inizialmente furono tempestati di domande dalle autorità romane.

Il martirio

Dopo esser stati sottoposti a lunghi interrogatori, i Santi Crisanto e Daria furono condotti sulla via Salaria, a Roma, e sepolti vivi. Il particolare tipo di martirio che i due Santi subirono derivava principalmente dal fatto che Daria era stata una vestale e dunque, per il popolo romano, il sangue di una vestale non poteva essere sparso, per non attirare l’ira degli dei.

La storia delle reliquie

La storia delle reliquie dei Santi Crisanto e Daria ha attirato l’attenzione di molti studiosi ed è intessuta di notizie contraddittorie e leggendarie. Queste notizie vogliono che i corpi dei due Santi abbiano subito delle traslazioni. Una prima traslazione fu operata da Papa Paolo I (757-767) che spostò le reliquie dalla via Salaria alla Chiesa di San Silvestro, a Roma. Una seconda traslazione sarebbe avvenuta per mano di Papa Pasquale I , che le ha portate nella Chiesa di Santa Prassede. Un’ultima traslazione sembra sia stata effettuata da Papa Stefano V, che le avrebbe invece portate al Laterano.

Culto

Il nome dei due Santi è presente nel martirologio geronimiano. Si tratta di un culto antico sia nella Chiesa latina che in quella d’oriente. Ad oggi, i loro corpi sono custoditi nella cripta del duomo di Reggio Emilia, dopo la donazione avvenuta nel 946 al Vescovo Adelardo, da parte di Re Berengario II. I Santi Crisanto e Daria sono patroni di Reggio Emilia. La Chiesa cattolica festeggia la loro memoria liturgica il 25 ottobre.

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Fabio Amicosante

 

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