Santa Maria Goretti, subì il martirio e perdonò il suo uccisore

Chi era Santa Maria Goretti?

Santa Maria Goretti rappresenta uno dei modelli di santità giovanile. Vissuta a cavallo tra XIX e XX secolo, la giovane Maria subì il martirio, perdonando il suo uccisore. Fu papa Pio XII a proclamarla Santa nel 1950. La devozione per Santa Maria Goretti si diffuse presto tra gli strati più umili della popolazione, in particolare quelli rurali.

Santa Maria Goretti

Santa Maria Teresa Goretti nacque a Corinaldo (Ancona), il 16 ottobre del 1890. Figlia di contadini, trascorse la sua prima infanzia tra i lavori agricoli e la ricerca di nuove terre per il sostentamento. Ricevette la prima Comunione all’età di undici anni e in quell’occasione maturò la volontà e il proposito di morire prima di commettere dei peccati. La sua religiosità era degna di ammirazione, la gente nei dintorni la soprannominò “un angelo di figliola”. Maria frequentò il catechismo con molti sacrifici, vista la necessità del lavoro in casa sua, e recitava il Rosario ogni giorno.

Il rapporto con la famiglia Serenelli

La famiglia di Maria si trovò spesso, viste le condizioni economiche, a doversi spostare in cerca di lavoro. Dopo essersi trasferiti a Palliano, nei pressi di Anagni, si spostarono a Ferriere di Conca (attuale Cisterna di Latina) assieme alla famiglia Serenelli, amici familiari. Il secondogenito dei Serenelli si chiamava Alessandro e col tempo tentò diversi approcci nei confronti di Maria, tuttavia sempre respinti dalla giovane Santa.

Il Martirio di Santa Maria Goretti

Era il 6 luglio del 1902 quando Santa Maria Goretti trovò la morte proprio per mano di quel giovane Alessandro, che ormai da tempo la tormentava e cercava in ogni modo di trovare continui avvicinamenti con lei. Dopo un brutale tentativo di violenza, la giovanissima Santa fu trasportata all’ospedale Orsenico di Nettuno, a seguito di una notevole perdita di sangue. Fu vegliata durante la notte dal parroco, don Temistocle Signori. Maria morì alle 15,45 di domenica 6 luglio, alla giovane età di 11 anni.

Santa Maria Goretti perdonò il suo uccisore

Maria, poco prima di morire, ricevette gli ultimi Sacramenti. Prima di darglieli, il parroco Signori chiese alla giovane se avesse in cuore la volontà di perdonare Alessandro Serenelli, così come il Signore concesse il perdono sulla croce. La risposta della Santa fu positiva: “Sì, per amore di Gesù lo perdono e voglio che venga vicino a me in Paradiso”. Alessandro Serenelli fu perdonato e, dopo aver scontato la pena di 30 anni, decise di entrare in convento. Il perdono concesso al suo uccisore rappresentò una (e tra le più importanti) delle motivazioni che spinsero il processo di canonizzazione.

Maria Goretti Santa

Il perdono concesso da Maria al suo uccisore poco prima della morte e il proposito fatto a 11 anni, in occasione della sua prima comunione, di morire prima di commettere peccati, portarono la giovane Maria ad essere venerata come la Martire della purezza. Il processo per la beatificazione si aprì il 31 maggio 1935. La sua morte fu considerata un martirio in senso pieno. Dopo esser stata dichiarata martire, si avviò il processo di canonizzazione. A tal fine risultarono fondamentali due guarigioni riconosciute come miracolose e attribuite all’intercessione di Maria Goretti: quella di Anna Grossi Musumarra e quella di Giuseppe Cupo.

Culto

Maria Goretti fu dichiarata Santa il 24 giugno del 1950, in Piazza San Pietro, da papa Pio XII. La sua fama di santità si diffuse subito dopo il suo martirio. Il santuario della Madonna delle Grazie a Nettuno, dove fu sepolta, divenne presto meta di pellegrinaggi da tutto il mondo. Anche a Corinaldo, suo paese natale, è custodita una reliquia della Santa. La chiesa festeggia la sua memoria liturgica il 6 luglio.

Fabio Amicosante

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