San Medardo, vescovo evangelizzatore a Noyon

Chi era San Medardo?

Vissuto nel Sesto Secolo, San Medardo, di origini francesi, divenne vescovo di Tournai e successivamente di Noyon. Nel 534 unì le due sedi vescovili. Fu un grande evangelizzatore.

San Medardo Vescovo
San Medardo (websource)

San Medardo nacque a Salency, in Francia. Il padre Nectar (o Nectardus) era un nobile francese, tra coloro che conquistarono la Gallia con re Clodoveo. Essendo sua madre di famiglia gallo-romana, Medardo fu dunque uno dei primi francesi nati dall’unione delle due stirpi. La sua famiglia si stabilì nel villaggio di Salcency, nei pressi di Noyon, dove nacque per l’appunto il Santo Medardo. Alcune fonti ci dicono che Medardo fu il fratello di un altro santo: San Gilardo, vescovo di Rouen.

San Medardo e la vocazione religiosa

La sua vocazione spirituale lo portò ad intraprendere la strada del sacerdozio, percorso che iniziò negli anni ’30 del Sesto secolo. Medardo divenne dapprima vescovo di Rouen e successivamente Vescovo di Noyon. La sua carica vescovile durò dal 534, anno in cui unì le due sedi vescovili, fino al 545.

La fama di generosità del Santo

San Medardo è protagoniste di diverse leggende, che narrano alcuni suoi miracoli e prodigi. Ciò che rende questi miracoli particolari è il fatto che furono spesso in favore di ladri. Una volta, una sua preghiera rese muta la campanella che segnalava il furto di una mucca. Un’altra volta placò uno sciame di api inferocite contro un uomo che rubava il miele. Ma la straordinarietà di tutto ciò è che il soggetto derubato era proprio il Santo. Queste leggende ci aiutano a comprendere la fama di generosità di cui godeva Medardo in vita.

L’opera di evangelizzazione

Medardo fu un grande evangelizzatore. Si adoperò per evangelizzare tutto il territorio francese. Al periodo del suo vescovato risale un episodio di notevole importanza. La regina Radegonda rimase scioccata quando il marito Clotario I fece uccidere suo fratello. La donna fuggì dalla Corte e chiese ospitalità nella diocesi di Medardo. Chiese inoltre di essere consacrata. Il Santo Vescovo accolse la donna e la consacrò diaconessa, senza timore per le reazioni del re.

Culto

Il Santo Medardo morì l’8 giugno del 560. Medardo è Santo patrono di Arcevia (Ancona), dove tra l’altro è presente l’unica raffigurazione del Santo. Si tratta del Polittico di San Medardo di Luca Signorelli. Il re Chilperico I compose un inno in latino in onore del Santo. La chiesa festeggia la sua memoria liturgica  l’8 giugno.

Fabio Amicosante

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