San Marco di Aretusa, il Santo di oggi 29 Marzo, da ariano a Santo Vescovo

Marco di Aretusa (IV secolo d.C., Siria) visse nel periodo di Costantino il Grande.

San Marco di Aretusa
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Marco di Aretusa, fu uno di quei Vescovi impegnati, in prima linea, nella lotta contro l’arianesimo dilagante, ma non da subito!
Era il 343 circa, quando quegli eretici pensarono che il Vescovo di Aretusa, Marco, potesse essere uno di loro. E forse, il futuro Santo stava li, li per cedere alle disquisizioni di Ario e dei suoi seguaci.
Qualche anno dopo, non prima che la sua fama equivoca si fosse diffusa, a causa di alcune sue dichiarazioni e disposizioni discordanti con i canoni della nostra dottrina, tornò il se e all’autentica devozione cattolica.

San Marco di Aretusa ritrovò la fede per difendere i cattolici arrestati

L’imperatore Flavio Claudio Giuliano era, intanto, salito sul trono con l’intenzione di far ritornare, tutti e obbligatoriamente, al paganesimo. Cominciarono, così, severe persecuzioni per tutta la Chiesa e i suoi devoti fedeli.
Il Vescovo Marco fu nel mirino dell’Imperatore, sin da subito, in quanto era responsabile della distruzione di un Tempio dedicato agli Dei.

Timoroso per la sua incolumità, fuggì, ma ritorno immediatamente in città, quando le cose precipitarono e seppe che alcuni prelati erano stati arrestati. Anche lui andò incontro alla stessa sorte e, in carcere, fu torturato malamente. Lui non si diede per vinto e, soprattutto, non accettò di ricostruire il Tempio.

Tra l’ammirazione dei suoi carcerieri, venne liberato; riprese ad evangelizzare e non ebbe più alcun dubbio sulla consustanzialità, ossia la stessa sostanza, la stessa natura del Figlio e del Padre. Era questo, infatti, l’argomento di Ario per contrastare i cattolici, come discusso ampiamente nel Concilio di Nicea -il primo della storia- nel 325.

Antonella Sanicanti

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