SAN CHARBEL GUARISCE UNA DONNA CIECA

 

Dal 2015, una reliquia di San Charbel stava facendo il giro delle 36 chiese Maronite (ordine a cui apparteneva il Santo) esistenti negli USA.
La reliquia consisteva in un frammento osseo, custodito in una teca di cedro che, dal 15 al 17 Gennaio del 2016, anche il parroco della chiesa di san Giuseppe (Phonenix), Padre Wissam Akiki, si preparava ad ospitare, perché i fedeli potessero renderle omaggio.
Allo stesso modo Dafne Gutierrez, una madre di 30 anni, stava pensando di farle visita.
Proprio in quei mesi Dafne stava decidendo di abbandonare la famiglia, marito e tre figli, per non essere più di peso. Purtroppo, all’età di 13 anni era stata toccata da un edema papillare al nervo ottico (malformazione di Arnold Chiari), che nessun intervento chirurgico era riuscito a fermare.
Mano a mano Dafne aveva perso un occhio e poi anche l’altro, richiedendo un’assistenza sanitaria permanente, in quanto la sua malformazione era -a detta dei medici- irreversibile. Dafne, a causa della sua conclamata cecità, sapeva che non avrebbe mai più potuto occuparsi della sua famiglia, come prima.
Tra il 15 e il 17 Gennaio però Dafne, incoraggiata da alcuni amici, pensò di chiedere guarigione al Santo Maronita e si recò nella chiesa di Padre Wissam.
“Ho posto la mia mano sulla sua testa e poi sugli occhi e ho chiesto a Dio di guarirla, con l’intercessione di san Charbel”, racconterà poi il Padre.
Dafne e famiglia avevano partecipato alla Santa Messa della domenica e poi avevano fatto rientro a casa. La mattina del 18 Gennaio, alle ore 05:00 in punto, la giovane madre sentì un prurito agli occhi e una pressione alla testa, oltre che un forte odore di bruciato in tutta la casa.
Temendo un incendio, svegliò il marito che accese la luce e Dafne esclamò: “Posso vederti, posso vederti con tutti e due gli occhi!”.
La guarigione miracolosa era avvenuta davvero e le successive visite mediche confermarono che l’edema era completamente e inspiegabilmente scomparso.
“Non riuscivo a crederci, non volevo più chiudere gli occhi.”. “I miei figli gridavano mamma può vedere, Dio ha guarito mamma!”.
Ed era avvenuto proprio questo. Ora, alla chiesa di san Giuseppe, Padre Wissam, il 22 di ogni mese dedica una giornata di intercessione speciale, data in cui ad Annaya (Libano), luogo di provenienza di San Charbel, si celebra un’altra guarigione, avvenuta per sua intercessione.

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