Per tutto maggio la recita del Santo Rosario in collegamento da un diverso Santuario mariano del mondo, lo ha voluto Papa Francesco.
Il Santo Padre ha affidato l’organizzazione di questa preghiera per la fine della pandemia, al Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione. Ognuno di noi innalzerà la sua preghiera alla Vergine Maria, in comunione spirituale con tutti i fedeli del mondo.
Per questo mese di maggio, il Santo Padre ha voluto coinvolgere i principali Santuari mariani del mondo per la recita del Rosario giornaliero dedicato a Maria. Una preghiera che raggiungerà tutti i fedeli del mondo, che unirà insieme i sacerdoti, i religiosi e l’intero popolo di Dio. Come è scritto negli Atti degli Apostoli: “Da tutta la Chiesa saliva incessantemente la preghiera a Dio”. Tante sono le richieste che si innalzeranno, in questi giorni, grazie alla Corona del Rosario. Ma ce ne sarà una in particolare: la fine della pandemia e la guarigione di tutti gli ammalati dal Covid.
Oggi, domenica 2 maggio, alle ore 18.00, come da programma stilato, si prega il Rosario dal Santuario “Jesus the Saviour and Mother Mary” (Gesù il Salvatore e la Madre Maria), in Nigeria. Sarà possibile seguire la preghiera su tutti i media Vaticani, a partire da Vatican News e TV2000.
L’intenzione di preghiera sarà per tutti coloro che non hanno potuto dare l’estremo saluto ai propri cari prima di morire, a causa della pandemia.
Il Santuario è affiancato dalla Congregazione di Gesù Salvatore che è suddivisa sia per le suore che per i sacerdoti. Con il permesso del Superiore provinciale e del suo vescovo ospitante, padre Edeh, nel 1985 ha fondato la “Congregazione delle Suore di Gesù Salvatore”. I membri di questa istituzione religiosa collaborano con il loro Fondatore nella gestione quotidiana del Centro di pellegrinaggio e nell’assistenza ai bisogni dei poveri.
Il carisma, poi, della Congregazione delle Suore di Gesù Salvatore è quindi quello di imitare il compassionevole Salvatore Gesù prendendosi cura dei malati e dei sofferenti di Dio. Da qui, la necessità di creare anche, una parte “religiosa al maschile” per far fronte ai bisogni spirituali del popolo sempre maggiori.
Di conseguenza, nel 1991 è arrivata l’autorizzazione concessa a padre Edeh di fondare una congregazione maschile dall’allora Vescovo della diocesi di Awka, defunto Rev. Dr. AK Obiefunna. Questo ha dato vita alla Congregazione dei Padri di Gesù Salvatore. Per la gloria di Dio, la congregazione clericale maschile è benedetta con oltre trenta sacerdoti che lavorano sia all’interno che all’esterno del paese, la Nigeria.
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ROSALIA GIGLIANO
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