Rapiti centinaia di ragazzi dalla scuola: l’orrore dei cristiani perseguitati e l’Indifferenza del mondo

Centinaia di ragazzi rapiti dalla scuola in questi giorni. Anche papa Leone XIV nell’ultimo Angelus è tornato a ricordare al mondo la drammatica realtà dei cristiani perseguitati nell’indifferenza del mondo. 

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Centinaia di studenti cristiani rapiti nell’indifferenza del mondo (Foto Facebook @African Catholics Growing Together) – lalucedimaria.it

È estremamente difficile parlare di persecuzione e martirio in un mondo come quello occidentale, che corre spedito verso un nuovo paganesimo. La nostra società adora idoli come il piacere e il successo materiale. Si bada alla qualità della vita terrena, non alla ricerca della vita eterna. Di conseguenza oggi si ricercano le piccole scorciatoie, le comodità, la vita facile.

«La civiltà occidentale post-cristiana ha assunto il Cristo senza la Croce» scrive il grande Fulton Sheen. Anche i cristiani sono tentati da questo Cristo senza sacrificio: un Cristo zuccheroso, piacione e animato da buoni sentimenti che, per dirla sempre con il vescovo Sheen, può ritagliarsi tutt’al più un ruolo come predicatore di una «fratellanza senza lacrime». Per questo, credo, risulta oltremodo scomodo parlare di realtà come martirio e persecuzione.

Centinaia di ragazzi rapiti dalla scuola in Nigeria

Non fa sorpresa allora che regni una sorta di congiura del silenzio su quanto accade ormai da anni in Paesi come la Nigeria dove nella notte tra il 20 e il 21 novembre – tra le due e le tre – un commando armato a bordo di una sessantina di veicoli, tra auto e moto, ha fatto irruzione nella scuola primaria e secondaria cattolica St. Mary (comunità di Papiri, nello Stato del Niger, Nigeria centro-settentrionale).

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Si parla di oltre 300 persone rapite, tra allievi e insegnanti, nell’assalto alla scuola in Nigeria (Foto Facebook @African Catholics Growing Together) – lalucedimaria.it

L’obiettivo erano i dormitori, per sequestrare gli studenti e altri membri della comunità scolastica. Seguendo una dinamica già vista all’opera in altre circostanze, dopo l’operazione il commando si è dato alla macchia dirigendosi verso le vicine aree forestali. Incerto il numero delle persone sequestrate. Si parla di un minimo di 52 studenti rapiti a un massimo di 303 alunni e 12 insegnanti.

Un raid in piena regola insomma nel quale è rimasto gravemente ferito un uomo della sicurezza, riferisce un comunicato della diocesi di Kontagora che «condanna fermamente l’attacco ed esprime profonda preoccupazione per la sicurezza dei bambini rapiti e delle loro famiglie», riferisce la nota pervenuta all’Agenzia Fides. Anche Papa Leone XIV ha espresso nell’Angelus domenicale la sua «immensa tristezza» per la notizia del rapimento.

Il confinante Stato federale di Kebbi è stato teatro lunedì scorso di un altro rapimento in un’altra scuola seconda, a prevalenza musulmana. Sono state rapite 25 studentesse. Nello stesso giorno è giunta notizia di altre 64 persone rapite nelle loro case nello Stato federale nord-occidentale di Zamfara. Stesso destino per la chiesa pentecostale di Eruku (Kwara), assalita martedì scorso durante una celebrazioni: due fedeli sono stati uccisi e 38 si sono visti sequestrare.

I numeri della persecuzione dei cristiani in Nigeria

Questi rapimenti a scopo di estorsione sono purtroppo molto frequenti in un Paese insanguinato da una violenza etnica e religiosa che tra 2019 e 2023, secondo dati diffusi dall’Osservatorio per la libertà religiosa in Africa, ha causato la morte di quasi 56.000 persone (quasi 38.000 civili) e il rapimento di più di 21.600 persone. Tra i civili, almeno 16.769 cristiani sono stati uccisi, 6.235 musulmani e 154 di religioni tradizionali africane. 

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Rapimenti come quello di venerdì e le violenze non sono eventi rari in Nigeria (Foto Facebook @African Catholics Growing Together) – lalucedimaria.it

 Il report evidenzia che i cristiani hanno una probabilità sei e volte e mezzo più alta di essere uccisi nelle violenze in Nigeria e oltre cinque volte maggiore di essere rapiti (5,1). Eppure in Occidente queste notizie filtrano a fatica. Un complotto? No, solo un “filtro” applicato spontaneamente da mass media interessati a vendere notizie a un pubblico che vuol sentir parlare d’altro. 

La persecuzione avanza anche in Occidente 

Nel frattempo anche nel mondo occidentale avanzano forme di persecuzione più “soft” che cercano di silenziare la voce dei cristiani sui temi dell’agenda dei “nuovi diritti” (aborto, matrimoni omosessuali, gender, eutanasia). È la dittatura del relativismo denunciata da Benedetto XVI. Molti segnali indicano che presto la “confort zone” dei cristiani occidentali potrebbe volgere al termine trasformandosi in aperta persecuzione.  

Bisogna aver paura? La paura è un sentimento umano e il coraggio è una paura vinta e superata, non negata. Ma è sempre Fulton Sheen a ricordarci che momenti di crisi come le persecuzioni o le grandi tribolazioni (le guerre, ad esempio) sono anche momenti di purificazione per i credenti. I momenti di precarietà sono formidabili opportunità per pregare Dio. 

Del resto «precario» deriva dal latino precari ovvero «pregare, supplicare» . Le crisi insomma ci danno ottimi motivi per aprirci alla Grazia di Dio attualizzando nelle nostre vite il lato drammatico della fede cristiana, mai separabile dalla “buona battaglia” di cui parla San Paolo. In tempi come questi, ci dice Sheen, «i cristiani diventeranno cristiani “veri”, con minore facciata e maggiori fondamenta». 

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