Un incidente terribile è quello che ha travolto una giovanissima che non sa darsi una spiegazione per ciò che le ha accaduto se non riconoscere l’intervento straordinario di qualcuno.
Pochi dettagli, è vero, ma che sono stati provvidenziali quel 13 settembre, poco prima dell’arrivo dei soccorsi.
Si stava recando al lavoro quando, all’improvviso, la sua auto è sbandata. Arianna ha perso il controllo ed è finita fuori strada, ma era ancora viva e “un angelo” è arrivato in suo aiuto e soccorso. La giovane ricorda solo che era un uomo brizzolato e con una maglietta verde.
Ora Arianna è in ospedale, rischia di rimanere paralizzata, da dove lancia un appello per ritrovare quell’uomo e ringraziarlo per quello che ha fatto: “C’è un angelo che mi è stato vicino, ha chiamato vigili del fuoco e 118, e mi ha tenuto vigile tutto il tempo” – ha dichiarato dal suo letto d’ospedale.
Arianna lo cerca e spera che qualcuno si faccia vivo anche con questa descrizione che ha fornito. Ma cosa è successo quella giornata?
Erano le 6.30 del mattino e la giovane stava viaggiando su una Statale quando è avvenuto l’incidente che, per fortuna, non ha coinvolto altre auto: “La mia macchina si è ribaltata dopo essersi schiantata contro un muro finendo fuori strada. All’ospedale, mi hanno operata d’urgenza. Ho otto viti, tre placche e 15 punti in testa. Ho sbattuto la testa e non solo. Non sento nulla dalla parte dell’ombelico a giù, però sto bene psicologicamente ed è soprattutto grazie ai miei angeli che hanno fatto in modo che rimanessi cosciente e mi hanno dato la possibilità di una seconda vita, che forse è meglio della prima” – racconta in un’intervista a Fanpage.
Alcuni automobilisti, vedendo l’impatto, hanno subito chiamato i soccorsi. Ma ce ne era uno in particolare, come ricorda Arianna, che le ha tenuto la mano fino a quando non è arrivata l’ambulanza, insieme ad un altro ragazzo: “Una sono riuscita a trovarla, è la persona che mi teneva la mano. Ma è un altro ragazzo che cerco, quello che mi stava davanti che mi auguro si faccia sentire perché ci tengo di cuore. È lui che mi ha soccorsa e tenuta sveglia sino all’arrivo dell’ambulanza: voglio conoscerlo, è grazie a lui se sono viva” – conclude la giovane.
Fonte: fanpage
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