Quegli strani bagliori di luce prima del terremoto in Messico, come mai?

Straordinari flash di luci colorate, più o meno alte nel cielo, si sono visti subito prima e soprattutto durante tutta la lunghissima e fortissima scossa di terremoto di ieri nel sud del Messico e che ha provocato danni gravissimi fin in Guatemala.

Si chiamano luci telluriche, ossia luci che appaiono durante un terremoto. Per molto tempo le luci sono state considerate un mito. I sismologi hanno accertato la loro esistenza quando sono state fotografate in Giappone a Nagano durante lo sciame sismico di Mitsushiro, tra il 1965 e il 1967. Il fenomeno è stato osservato e filmato poi durante il terremoto del Perù del 2007, il terremoto del Sichuan del 2008, e il terremoto del Cile del 2010. Ma anche durante il terremoto dell’Aquila del 2009. Le luci sono iniziate nove mesi prima della scossa principale e proseguite per 5 mesi dopo. Poco prima della grande scossa, alcune persone hanno visto una luce tremolante alta 10 centimetri sopra il lastricato di via Francesco Crispi nel centro della città.

Dal 1600 scienziati di ogni genere hanno tentato di capirci qualcosa, ma, a parte comprendere che le luci telluriche sono il prodotto di correnti elettriche che a contatto con le molecole dell’aria si ionizzano e quindi producono questo effetto, non hanno, come spiegazione completa, altro che supposizioni.

Alcuni però – e sappiamo bene che a molti sembrerà una banalità da quattro soldi, quasi da superstizione – sono convinti che quelle luci abbiano più un senso soprannaturale, che una semplice spiegazione scientifica e le considerano un avvertimento dell’ira di Dio, così come gli stessi terremoti. Luci e tenebre sono alla base del libro della Genesi, ma anche dell’Apocalisse. Chissà se basterà che gli scienziati svelino il mistero?

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