Quando la Tv Riesce a Distruggere la Dignità di una Persona per fare Odience

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Povero Paolo Brosio cade nella trappola di scherzi a parte trasmesso su canale 5 , gli fanno credere che al telefono c’è Papa Francesco, ignaro dello scherzo si commuove inizia a piangere come un bambino, cerca disperatamente qualcuno che gli procuri una penna per annotare le parole del sommo Pontefice. Traspare la sua felicità nel vedere realizzato il sogno della sua vita cioè quello di poter parlare direttamente col Papa, ripetendo che una emozione così non l’aveva mai provata e che aveva pregato tanto affinchè questo suo desiderio si realizzasse. Ma la gioia è durata solo pochi minuti piano piano passata l’emozione iniziale ha cominciato ad intuire che qualcosa non andava visto che non trovava consensi nei suoi interlocutori complici e autori dello scherzo. Anche loro però sono rimasti interdetti e non riuscivano a trovare le parole per dirgli che era tutto uno scherzo, e che il sogno della sua vita era svanito. Un pianto così intenso non si vedeva da tempo in televisione forse potremmo paragonarlo alle lacrime di Den Harrow in una delle edizioni dell’isola dei famosi. Alla fine Frank Mattano uno dei protagonisti dello scherzo a Brosio riesce a sussurrare con voce mesta che si trattava di una burla, la reazione di Paolo è stata commovente si è chiuso nel silenzio per diversi minuti e il suo sguardo trasmetteva tutta la sua delusione. Poi ha chiesto alla troup di scherzi a parte di andarsene via perchè non voleva essere raggirato, ma rispettato e che da credente si è sentito offeso , deluso e ferito.

Nonostante tutto Paolo Brosio ha accettato che lo scherzo fosse mandato in onda e di partecipare alla trasmissione, ha giustificato la sua partecipazione chiedendo e ottenendo un contributo finanziario per la costruzione di un ospedale a Medjugorje località Mariana molto cara al giornalista vista la sua devozione alla Regina della Pace.
Alla visione dello scherzo, in studio è seguito il commento della ‘vittima’ intervistata da Paolo Bonolis. Paolo Brosio (ancora) arrabbiato per la burla subita, ha dovuto sopportare anche i monologhi del conduttore alle prese ahi lui sulla falsa riga di Benigni – con i “Dieci Comandamenti”, soprattutto su “Non rubare” e “Non commettere atti impuri” Con una ironia non certo paragonabile a quella del comico toscano. La nostra considerazione finale è quella di dover constatare che per fare odiens si arrivi a calpestare la dignità delle persone. Anche in quelle sfere più intime, affettive e emozionali che dovrebbero restare nascoste alle luci della ribalta e rimanere un fatto privato.

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