Il primo quadro dell’Apparizione a Lourdes voluto da un miracolato e assai conteso

In una chiesa di Roma, c’è la più antica e preziosa raffigurazione della Vergine di Lourdes e Santa Bernadette, legata a una disputa.

Lourdes - Bernadette
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Nella chiesa “Santa Maria in Aquiro” c’è questo dipinto che fu commissionato da un romano che aveva recuperato la vista bevendo l’acqua della fonte indicata dalla Vergine a Bernadette. Un miracolo. Ma quel quadro fu, anche, al centro di una contesa.

Un quadro delle apparizioni di Lourdes conteso

Un’incredibile contesa intorno ad un quadro per il quale venne interpellato persino il Pontefice. Stiamo parlando di un quadro raffigurante l’apparizione della Vergine di Lourdes a Santa Bernadette presente nella chiesa “Santa Maria in Aquiro” a Roma. Un quadro molto antico, che ci porta a vedere il legame tra la città di Roma e l’allora piccolo paese di Lourdes.

In questa chiesa, che si trova nel centro di Roma, a pochi passi dal Pantheon e da Palazzo di Montecitorio, al suo interno, nella terza cappella a sinistra, c’è un quadro. Si tratta della prima raffigurazione delle apparizioni di Lourdes realizzata a Roma, dipinta davvero poco tempo dopo i mirabili avvenimenti della Francia e risale al 1873, ma giunse a “Santa Maria in Aquiro” solo nel 1882, dopo che era stato ospitato in altre chiese di Roma.

Ma perché ha destato così tanto clamore questo dipinto?

Andiamo con ordine. Siamo nell’anno 1873. Un romano aveva perduto la vista e si reca a Lourdes per bere l’acqua alla fonte miracolosa. Avvenne il miracolo: lui recupera la vista. Cosicchè, a sue spese, l’uomo fece dipingere un quadro raffigurante l’apparizione dell’Immacolata Concezione alla piccola Bernadette.

Anche Papa Pio IX è colpito da quella devozione

Il quadro venne posto nella chiesa di San Lorenzo in Lucina, ma successivamente trasferito nella Chiesa di Santa Rita da Cascia delle Vergini. Cominciò a crescere una forte devozione verso quell’immagine e lo stesso Papa Pio IX, colpito da tutto ciò, volle elevare la pia unione che si era costituita in questa chiesa ad Arciconfraternita, con facoltà di aggregare a sé altre confraternite.

Il quadro, nel 1880, fu poi trasportato prima a Santa Croce dei Lucchesi, poi a San Rocco all’Augusteo. Infine nella chiesa di Santa Maria in Aquiro.

Cosa raffigura il quadro

Se osserviamo con attenzione il quadro, notiamo che la figura della Vergine è prevalente nella tela. È bella, e con il suo sguardo amorevole e tenero, guarda la giovane Bernadette. Lei è piccola, in ginocchio, con il capo chino verso la sua “Bella Signora”. Ai piedi di Maria, nella grotta, nascono le rose ed ha il suo capo coronato di dodici stelle, tutte color oro.

madonna di lourdes con santa bernadette
Quadro delle apparizioni di Lourdes nella chiesa di Santa Maria in Aquiro – photo web source

L’inizio della contesa

L’arrivo di questa immagine dalla Chiesa di Santa Rita delle Vergini a quella “in Aquiro” ruota intorno ad un episodio particolare. Al centro vi è la figura della marchesa romana Cecilia Serlupi Crescenzi. La sua famiglia era nota nella capitale per la sua devozione, per il suo amore alla Chiesa e al romano pontefice.

A lei era stato affidato il quadro affinché ne avesse cura nel passaggio tra le due chiese. La tela era stata trasportata nella chiesa di Santa Maria in Aquiro perché in quella di Santa Rita erano in corso dei restauri. Una volta terminati i lavori, la chiesa di Santa Rita rivoleva indietro il quadro.

La marchesa racconta, negli scritti del suo diario, che “il popolo andò addirittura dal padre curato cui dissero che badasse bene a non farlo togliere né giorno né notte, perché in tutte le ventiquattr’ore vi erano persone che si davano la muta a sorvegliare ciò che accadeva, e che se si azzardassero di cercare di portarlo via, avrebbero dato un segnale e sarebbe successo uno scandalo”. La tela doveva rimanere nella nuova chiesa. Da qui, contesa fra le due chiese.

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Fu così che la marchesa, per trovare una soluzione, chiese udienza a Papa Leone XIII: “Se il Santo Padre mi dà ragione tanto meglio, altrimenti, se il popolo ce lo consentirà, ciò che non sarà, il Comitato porterà il quadro in casa dell’eminentissimo Cardinal vicario (non alle Vergini…) e lì il Comitato si dimetterà in massa e metteremo sul giornale il resoconto del nostro agire, semplicemente, senza astio alcuno”.

Ma il quadro rimase in Santa Maria in Aquiro, dove ancora oggi è possibile ammirarlo.

Fonte: lanuovabq.it

ROSALIA GIGLIANO

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